Assisi, l’Umbria e il mondo dello spettacolo hanno detto addio ad Alberto Sironi. Una cerimonia silenziosa e partecipata, svoltasi nella cattedrale di San Rufino ad Assisi: accanto ai familiari (in prima fila la moglie del regista, Lucia Fiumi, e i figli del regista), e agli amici, tanti personaggi famosi.
Alla cerimonia era presente Luca Zingaretti, che ha interpretato il personaggio creato da Andrea Camilleri, ma anche altri interpreti della trasposizione televisiva, come Peppino Mazzotta (l’ispettore Fazio). Con loro altri volti del mondo della tv, come Flavio Insinna, e del cinema. Presenti anche rappresentanti dell’amministrazione comunale (il sindaco Stefania Proietti) e regionale (la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi), oltre ai gonfaloni delle città di Assisi e Costacciaro (dove Sironi aveva casa e dove si era sposato) e dell’Ente Calendimaggio, manifestazione di cui Lucia Fiumi è vicepresidente.
Sironi viveva nell’assisano dopo avere sposato circa tre anni fa l’organizzatrice di eventi Lucia Fiumi (organizzatrice tra l’altro di Suoni Controvento).
Nell’omelia, il parroco della cattedrale, don Cesare Provenzi, ha parlato del regista come di “un gentiluomo, un uomo trasparente e sincero”, ricordando anche le parole usate da Luca Zingaretti sui social.
Il parroco di San Rufino ha anche ricordato come “Umiltà, mitezza, amore e impegno per le cose giuste – ha aggiunto – sono le beatitudini che appartengono ad ogni uomo, in un percorso di ricerca interiore che ogni persona porta dentro di sé. Quando ci impegniamo a metterle in pratica allora ci avviciniamo al Vangelo. Queste sono state anche le beatitudini di Alberto, un bravo regista – ha concluso – ma soprattutto un bravo marito e un bravo padre”.