La proposta della Regione non piace né alla giunta né agli istituti coinvolti
L’amministrazione comunale prende posizione sull’ipotesi di accorpamento tra l’Istituto Alberghiero e l’Istituto Bonghi e boccia senza appello la proposta avanzata sul tavolo regionale.
“Una scelta questa che se portata alla fine penalizzerebbe l’intera comunità educante di Assisi, l’intero territorio comunale – affermano il sindaco Stefania Proietti e l’assessore alla pubblica istruzione Paolo Mirti –, vale a dire i ragazzi, le famiglie e le imprese. La proposta è stata formulata senza alcuna seria motivazione e senza alcuna condivisione con le due scuole e con le istituzioni”. “Una simile proposta, se confermata, si tradurrebbe – aggiungono il sindaco e l’assessore – nell’eliminazione dell’autonomia di un Istituto dalla forte identità e tradizione e da sempre correlato a una città dalla grande vocazione turistica come Assisi. Una decisione che mortificherebbe anche il Bonghi che si troverebbe a dover gestire con una struttura amministrativa ridotta nei numeri le risorse del Pnrr con l’oggettiva difficoltà a riuscire a spendere efficacemente”. “Sono ignoti inoltre – concludono il sindaco e l’assessore – i criteri in base ai quali è stata formulata la proposta di accorpamento dal momento che altre scuole di altri territori, con numeri inferiori a quelli dell’Istituto Alberghiero non sono state interessate dall’operazione di dimensionamento”.
Appena avuto notizia della proposta di accorpamento, si sono riuniti i collegi dei docenti e il consiglio di istituto dell’Alberghiero, martedì si riunirà il consiglio di istituto del Bonghi, ma in merito sono state già elaborate delle prese di posizione molto nette. “Gli insegnanti dell’Alberghiero – dice la nota del Comune – hanno espresso all’unanimità parere decisamente contrario all’accorpamento sottolineando che con la perdita dell’autonomia si subirebbe anche la perdita del forte livello identitario che ha sempre contraddistinto l’Alberghiero. Va ricordato che l’Alberghiero in questi anni è stato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione per ben 4 volte scuola di eccellenza, si è aggiudicato per tre edizioni il primo premio in un concorso bandito dal Senato ed è stato premiato dal Presidente della Repubblica. E’ inoltre, dall’anno scolastico 2003/04, scuola associata Unesco, unica nel territorio di Assisi e dell’Umbria, inserita, tra l’altro, nel circuito Unesco International school. Insomma l’Alberghiero rappresenta un modello da difendere e tutelare nella sua identità e nel suo rapporto speciale e forte con il territorio a grande vocazione turistica“.
Il consiglio di istituto dell’Alberghiero, in un documento firmato dal presidente Giovanni Lamberti, evidenza – in rappresentanza, oltre che del corpo docente, anche delle componenti alunni e genitori e a.t.a. – “stupore e forte preoccupazione per un disegno che non può essere attuato se non nel tempo e in piena condivisione con la comunità educante, gli studenti e i genitori. Tale disegno andrebbe a minare la percezione che il territorio ha assunto nel tempo nei confronti del nostro istituto che, in qualità della sua specifica caratterizzazione, ha attratto studenti provenienti da ogni parte del territorio regionale e nazionale: la privazione di un’identità ormai così consolidata nella mente dell’utenza attuale e potenziale sembra essere un’azione quantomeno incauta e forse addirittura controproducente che andrebbe a impoverire quel binomio città di Assisi e Istituto Alberghiero di Assisi così impresso nella mente di tutti noi”.
Per il dirigente scolastico del Polo Bonghi Carlo Menichini “l’operazione di accorpamento, fatta in maniera così improvvisa e improvvisata, causerà – se portata a compimento – una serie di enormi problemi. Le attività delle due scuole saranno di fatto bloccate per mesi, con conseguenti ritardi in tutte le iniziative e in particolare in quelle legate alla gestione degli importanti finanziamenti Pnrr. I rapporti con il territorio, cioè con aziende, professionisti, associazioni ed enti, saranno congelati in attesa che in nuovi assetti organizzativi si completino. Paralizzare in questa fase le due scuole vuol dire togliere all’intero territorio assisano delle risorse importanti e questo vuol dire meno attenzione per i giovani, meno impegno a loro favore, meno risorse per il loro futuro. Sarebbe invece auspicabile che una decisione di questa portata fosse preceduta da un approfondito confronto con tutti i soggetti di questo territorio – istituzioni, imprese, associazioni, realtà del terzo settore”.