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Assisi, António Guterres riceve la Lampada della Pace

Flavia Pagliochini

Assisi, António Guterres riceve la Lampada della Pace

Sab, 18/12/2021 - 13:20

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La cerimonia a margine della registrazione del 36° Concerto di Natale che verrà trasmesso da Rai Cultura su Rai1 sabato 25 dicembre

I frati del Sacro Convento di Assisi hanno consegnato via web al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, la “Lampada della Pace”.

La cerimonia, in diretta streaming sul sito sanfrancesco.org, si è tenuta questa mattina alle 12.45 nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco a margine della registrazione del 36° Concerto di Natale che verrà trasmesso da Rai Cultura su Rai1 sabato 25 dicembre alle 12.30 in eurovisione dopo il messaggio Urbi et Orbi del Santo Padre. Il concerto è stato diretto dal Maestro William Eddins con la partecipazione del violoncellista HAUSER e del tenore Roberto Alagna. Ad accompagnare gli artisti l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e il coro “I piccoli musici” guidato dal maestro Mario Mora.

Per l’occasione i frati hanno anche donato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, e a Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania un’opera in legno d’ulivo “Il Passo di Francesco” dell’artista umbro Giulio Valerio Cerbella.

Fra Marco: “Instancabile opera di mediazione”

Il segretario, entrato in contatto con persone positive, non è potuto venire ad Assisi, e a ritirare fisicamente la Lampada della Pace a nome di António Guterres è stato il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu, a consegnarla a nome del Re di Giordania l’incaricato d’Affari dell’Ambasciata del Regno Hashemita dì Giordania presso la Repubblica Italiana, Ambasciatore Mohammad Al Shabbar. Come ha ricordato fra Marco Moroni,la Lampada della Pace è stata conferita al Segretario Generale delle Nazioni Unite per la sua instancabile opera di mediazione politica nella complessità del nostro mondo alle prese con tante conflittualità, guerre, ingiustizie e degrado degli esseri umani e del creato; un impegno profuso con uno stile dialogico e cordiale, uno stile di umanesimo fraterno. Nel processo di trasformazione reso oggi ancor più necessario, l’ONU ha un ruolo decisivo come laboratorio di pace: è infatti urgente ripensare il futuro della nostra casa comune e del nostro comune progetto”.

António Guterres: “La pandemia ha approfittato delle disparità: impariamo a rispettarci e a volerci bene”

In quanto persona di fede – le parole di Guterres – con un profondo rispetto e apprezzamento per la missione di San Francesco, questo premio e questa cerimonia significano molto per me. San Francesco d’Assisi era un autentico visionario, la cui idea olistica di pace continua a essere valida oggi quanto lo era ai suoi tempi, ottocento anni fa. Il Santo patrono dell’ecologia ha molto da insegnarci a proposito della riconciliazione dell’uomo con la natura. L’azione per il clima rafforza la pace: San Francesco l’aveva capito: esiste un profondo nesso tra una vita vissuta in armonia con l’ambiente e la pace tra gli uomini. Eccellenze, cari fratelli e sorelle, San Francesco ha precorso i tempi, anche perché ha compreso il legame esistente tra giustizia economica, umiltà e pace“.

Guterres ha ricordato che “Un virus microscopico ha messo in ginocchio l’intero pianeta. Dopo due anni, siamo forse riusciti a vincere la battaglia contro il COVID-19, ma non per questo possiamo pensarci al sicuro. La pandemia ha approfittato delle enormi disparità presenti sul pianeta. Gli squilibri economici le hanno consentito di diffondersi a macchia d’olio nei paesi e tra le comunità più povere. Le disuguaglianze nell’accesso ai vaccini hanno permesso al virus di continuare a mutare. Non è un caso che questo stato di disuguaglianza sia accompagnato da rigurgiti di razzismo, estremismo e nazionalismo“. Ma ora “Giovani e bambini, la società civile, singole città e comunità si stanno alleando per chiedere il rispetto dei diritti umani, un’azione per il clima, la pace. San Francesco aveva capito che la pace è strettamente legata a un sentimento di umiltà e di compassione per il prossimo. In una società che è sempre più multietnica, multireligiosa e multiculturale, dobbiamo investire di più nell’inclusività. (…) Dobbiamo imparare a rispettarci gli uni gli altri e a volerci bene. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere la pace. Perché la pace non è accettazione passiva dello status quo. La pace è un atto concreto; una scelta, talvolta – ebbene sì – una scelta difficile. E, tuttavia, è indispensabile nel nostro mondo travagliato e segnato dai contrasti. La pace è l’unica scelta possibile. (…) Riuscirò a credere che il mondo è veramente impegnato nella ricerca della pace quando gli organi di stampa mobiliteranno non soltanto reporter di guerra ma reporter di pace“.

Il Re di Giordania: “António Guterres vero mediatore di pace”

A consegnare simbolicamente la Lampada della Pace a Guterres chi l’ha ricevuta nel 2019, il Re di Giordania Abdullah II: “La Lampada della Pace è un’onorificenza con un valore speciale. Coloro che hanno l’onore di riceverla, sono invitati a consegnarla. Questo momento è esso stesso un atto di pace, rappresenta il legame che unisce gli uomini della terra, esalta uno dei principi più generosi che le nostre fedi religiose condividono e ci trasmettono: ‘è nel dare che riceviamo’. È quindi con grande spirito di umiltà che mi accingo a consegnare la Lampada della Pace ad un uomo che ha dedicato la propria vita a servire gli altri, una persona che mi pregio di chiamare amico- il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres (…) che ha operato con la profonda convinzione che l’impegno comune per contrastare le criticità globali è fondamentale. E ci ha messo in guardia contro le minacce all’unità dei popoli – l’ignoranza, l’odio e la polarizzazione. È certamente un vero mediatore di pace. Nella mia regione, il Medio Oriente, il Segretario Generale ha sostenuto con forza le risoluzioni politiche dei conflitti, come la soluzione dei due Stati per il conflitto palestinese-israeliano – unico modo per garantire pace e sicurezza ad entrambe le parti. (…) I popoli della terra sono stati fortunati due volte con lui: in primo luogo, perché hanno un Segretario Generale delle Nazioni Unite dotato di una saggia visione del mondo ed empatia e, in secondo luogo, perché hanno al proprio fianco un eccezionale difensore dei valori che devono unire gli uomini. Sono fiero di consegnare la Lampada della Pace ad un uomo ed un amico straordinario”

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