“Discussione rinviata. Siamo ridicoli. Io torno a Perugia”. Così Francesco Giacopetti ha sintetizzato l’andamento dell’Assemblea nazionale del Pd quando era in corso (la prima campanella è suonata con due ore di ritardo), all’Ergife Palace Hotel. I delegati, a maggioranza, avevano appeno deciso di rinviare l’unica cosa vera su cui c’era da confrontarsi: l’ordine del giorno per decidere la guida del partito e la data del congresso. Una mossa, quella ufficializzata da Orfini, che congela le dimissioni di Renzi. E che fa dire al malcapitato Martina (a questo punto reggente fino a quando decideranno i renziani): “Ma se tocca a me, anche per poche settimane, tocca a me…”.
Le minoranze non l’hanno presa bene. Ma 221 voti contrari su 701 aventi diritto sono pochini. E allora, mentre al palco si parla di Lega e cinquestelle, del baratro in cui porteranno l’Italia e di quello che i dem avrebbero invece fatto, qualcuno riprende la strada per l’Umbria.
Qualche foto del palco sui social compare. Ma non come in passato, a fare da sfondo a selfie sorridenti per far vedere che “io c’ero!”. Anna Ascani pubblica la lettera letta in Assemblea. Si rivolge al caro “vecchio” Pd, che deve ribellarsi alla “cultura dello scarto”. Perché “la vecchia, le liturgie, la lentezza sono un valore”, afferma contrapponendosi all’odiato effimero smart-modernismo grillino. “Giovani e vecchi insieme, senza scarti” è l’invito che chiude la lettera di chi, certamente, rughe non ne ha, a dispetto del secondo mandato in Parlamento.
Tra accuse, autocritiche e volti scuri, qualche faccia sorridente, a dispetto delle previsioni, in realtà compare. Un selfie quasi storico, che immortala Marini, Smacchi, De Marinis, Barberini. “Ci siamo!!!” è il social-commento di Smacchi. Con tre punti esclamativi, uno per ciascun protagonista (De Marinis sarà arrivato da dietro all’improvviso, come nei celebri scherzi di Berlusconi). Vuoi vedere che quella pace tante volte sfuggita in Umbria, è stata trovata intorno a un piatto di carbonara, una pajata, due carciofi alla giudìa per contorno e un vinello di Frascati? La prova del nove al ritorno in Umbria, passata la digestione.