“Prima ancora che vadano a conclusione i processi di implosione interni al centrodestra e al centrosinistra italiani, possiamo dire che avevamo visto giusto nell’auspicare da destra nuove e differenti, ampie aggregazioni che recuperino alla politica l’interesse reale delle persone”. Ha esordito così Domenico Benedetti Valentini di fronte all’assemblea del Centro politico-culturale “Controcorrente”, riunita nella sede di Spoleto in Via Nursina, riferendo sul primo anno di attività del sodalizio. L’ex parlamentare di AN e PdL ha spiegato che la “moda Renzi”, a suo avviso, dimostra un vuoto programmatico del PD che prepara la sua fine perché non è più in alcun modo legato alle sue origini operaie né sa esprimere nuove istanze di solidarietà sociale. Anche la “operazione PdL” – nella sua analisi – è stata però fatta fallire da una personalizzazione esasperata e cortigiana, dalla assurda epurazione della destra politica e dalla perdita di contatto con i ceti del lavoro, della scuola, delle imprese o delle forze dell’ordine: “Questo sfaldamento si riflette sulle situazioni locali” ha osservato Benedetti Valentini “dove i partiti tradizionali, compresi ormai i grillini, non offrono più soluzioni e fioriscono, alla ricerca di vie d’uscita, liste civiche e aggregazioni trasversali. Bisogna saper interpretare questi segnali, senza perdere la capacità di indicare strade limpide e ricche di principi alle comunità locali, partendo dai postulati forti della Destra sociale: la sicurezza contro la criminalità d’ogni genere, la collaborazione nelle aziende, la scuola che avvii veramente al lavoro, il risparmio e il credito alle piccole imprese, l’intangibilità del bene-casa, la centralità delle famiglie, la riabitazione dei centri urbani e delle aree agricole”. Sulla relazione si è aperto un vivace dibattito, coordinato da Diego Mattioli, cui sono intervenuti i referenti di “Controcorrente” di varie città umbre. Nel trarre le conclusioni, l’avv. Benedetti Valentini ha annunciato che, anche alla luce di quanto avverrà in campo nazionale, i candidati di “Controcorrente” parteciperanno alle elezioni amministrative di un buon numero di comuni umbri dove si vanno formando nuove liste e coalizioni credibili, citando esplicitamente Perugia, Spoleto, Foligno, Terni, Gubbio e molti altri con meno di 15.000 abitanti in cui si vota a turno unico.