Sabato pomeriggio a Perugia: andare a fare la spesa sembra una vera e propria impresa. Giovani studenti e persone adulte affollano supermercati e minimarket in cerca di qualunque genere alimentare con il quale imbandire la tavola per il pranzo della domenica. Eppure quasi tutti gli scaffali sono vuoti: pane, carne, verdura, formaggi. Rimane solo qualche pomodoro un po’ ammaccato. Tutto esaurito. Una scena che si ripete già per la seconda settimana di fila, da quando l’ondata di maltempo ha colpito tutta l’Umbria, imbiancando le sue città e bloccando strade e abitanti. Lo scenario sembra quello di una società in guerra, o che si prepara ad una specie di carestia. C’è chi si aggira tra le corsie del supermercato esclamando: “è finito il pane. E ora cosa mangiamo?”. A preoccupare di più sono i rifornimenti per frutta e verdura: il gelo ha causato danni ingenti a tante colture, e riuscire ad acquistare prodotti di stagione sembra sempre più difficile. Federconsumatori, in realtà, aveva già lanciato l’allarme: attenzione ai prezzi, aveva detto in settimana, che potrebbero lievitare in maniera ingiustificata proprio a causa del maltempo. Da non dimenticare, lo sciopero dei tir che aveva bloccato diverse regioni a gennaio, facendo languire ripiani e scansie di ogni tipo. Resta il dubbio su cosa ci sia all’origine di questa nuova crisi, se un comportamento un po’ troppo allarmista di noi consumatori o un tentativo di fare cassa, speculando sulla carenza di alcuni generi alimentari. O ancora se il problema esista davvero e l’unica cosa da fare sia aspettare il disgelo dal grande freddo.
Ale.Chi.