Fuoco su più fronti nei confronti di Asm: da una parte la vendita delle quote societarie, dall’altra le politiche in merito ai rifiuti. E ora l’azienda interviene direttamente per chiarire vari aspetti. Tra cui l’ipotesi di tornare a bruciare rifiuti (il Css) nell’inceneritore di Terni di cui si è parlato ieri (mercoledì 12 maggio) in commissione regionale, che viene di fatto smentita.
“In nessun caso è prevista la termovalorizzazione quale elemento di chiusura del ciclo dei rifiuti” chiarisce Asm. Che invece non dice nulla in merito alle relazioni sindacali ai minimi termini, come denunciato dai sindacati nei giorni scorsi.
Di seguito la nota dell’azienda.
“In riferimento alle notizie apparse di recente in merito al bando per la ricerca di un partner strategico di ASM Terni Spa, si intende sottolineare che le linee guida strategiche redatte dal CdA dell’Azienda ed approvate dal Comune di Terni in sede assembleare prevedono i seguenti punti in merito all’area Ambiente:
In nessun caso è prevista quindi la termovalorizzazione quale elemento di chiusura del ciclo dei rifiuti.
Da tale documento risultano altresì chiare a tutti quali sono le scelte aziendali e soprattutto quale è la volontà di investire in impianti che possano valorizzare la fase del riciclo dei materiali raccolti in maniera differenziata nonché la diminuzione di tutto quello che deve andare a smaltimento.
Tale volontà è talmente ferrea che le indicate linee figurano come allegato al Bando di Selezione sopra citato e costituiscono una discriminante non derogabile nella scelta: chi vuole quindi diventare partner di Asm Terni deve accettare queste linee strategiche.
Si auspica che, in un momento così delicato ed importante, con una selezione pubblica in corso volta a gettare le basi per il rilancio, per lo sviluppo, per la possibilità di nuovi investimenti nella Green Economy, nonché per creare nuova occupazione, non si vogliano generare polemiche pretestuose che gettando discredito sull’Azienda produrrebbero solo danni ad un bene di tutta la comunità”.