di Andrea Russo (*)
Nei prossimi giorni il servizio dei nidi del Comune di Foligno riprende con un’organizzazione che, secondo la UIL-FPL, non solo mette fortemente a rischio la qualità dei servizi ma pone in discussione la stessa sicurezza dei minori.
La continua diminuzione di organico negli asili, alcuni dei quali sono passati lo scorso anno da 6 educatrici a 5 ed ora, in due strutture, a 4, rende difficoltosa l’organizzazione dei turni e la conseguente gestione delle strutture anche in situazioni di lavoro ordinario.
Secondo le informazioni in possesso della UIL-FPL, potrebbe accadere che una singola educatrice si trovi a dover vigilare ed assistere fino a 24 bambini, 6 dei quali lattanti (ossia bambini fino ad un anno di età), soprattutto nelle ore iniziali o finali della giornata in assenza di sostituzioni. Eppure sia il contratto di lavoro che la legge regionale hanno precisato che per garantire una vigilanza adeguata debbono essere assegnati 6 o al massimo 8 bambini ad ogni educatrice (rapporto educatrici/bambini).
Purtroppo, ancora ad oggi l’Amministrazione non ha chiarito come intenda garantire la qualità del servizio e la sicurezza dei minori (spiegando come possa muoversi per garantire le supplenze) né ha accettato il confronto con i sindacati. Nel frattempo, prosegue lungo un percorso che rischia di portare ad un continuo superamento dei rapporti fissato dalle norme.
A differenza di altri enti, già in passato il Comune di Foligno adottava modalità organizzative che portavano spesso a rendere difficoltosa la vigilanza su tutti i bambini assegnati. Lo scorso anno è stato addirittura modificato il regolamento comunale – a tutt’oggi vigente – stabilendo, a differenza di quanto prevede la legge, che nel rapporto educatrici/bambini vadano conteggiati tutti gli adulti che partecipano al servizio (compresi, ad esempio, i cuochi). C’era stato un impegno a rimuovere tale norma ma, a mesi di distanza, ciò ancora non è avvenuto. Questa situazione, ad avviso della UIL- FPL, distorce il sistema di responsabilità, creando confusione e mettendo in tal modo a rischio sia i minori che le lavoratrici.
Ovviamente, in caso di incidente nessuna responsabilità potrà essere attribuita alla dirigente del settore o alle educatrici qualora quest’ultime non siano messe nelle condizioni di vigilare su un numero adeguato di bambini, come stabilito dalle norme vigenti.
(*) Dirigente sindacale UIL F.P.L.