Ben 119 richieste di iscrizione per gli asili nido comunali di Spoleto a fronte di una disponibilità (al netto delle conferme dei bambini già iscritti agli anni precedenti) di 49 posti. Sono ben 70 i piccoli tra i 0 e i 3 anni che rimangono fuori dalla graduatoria provvisoria per gli asili nido pubblici.
Il Comune di Spoleto ha infatti pubblicato (https://shorturl.at/hnpAH) le graduatorie provvisorie per l’anno educativo 2023-2024. Dalle domande emerge una fotografia particolare: crescono infatti le richieste presentate per il prossimo anno, dopo il calo delle iscrizioni registrato nel 2020-2021 a causa dell’emergenza sanitaria (54 in totale) e la risalita dei due anni successivi (81 nel 2021-2022 e 88 nel 2022-2023). Complessivamente le nuove domande arrivate sono infatti 119, di cui 44 per bambini piccoli, ossia fino a 12 mesi di età al 31 agosto e 75 per bambini medio-grandi (da 12 a 36 mesi di età).
Dei 90 posti di ricettività totale prevista negli asili nido Il Girotondo (52), Il Carillon (16) e Il Bruco (22), 41 sono i posti mantenuti per i bambini già iscritti negli anni precedenti. La disponibilità effettiva è quindi di 49 posti, 18 per i Piccoli e 31 per i Medio-grandi.
Nello specifico al nido Il Girotondo i posti disponibili sono 27 (12 Piccoli e 15 Medio-grandi), al Carillon 12 per i Medio-Grandi, mentre al nido Il Bruco i posti in totale sono 10 (6 Piccoli e 4 Medio-grandi). A questi si aggiungono i 4 presenti negli asili nido privati convenzionati: 2 per i Medi-grandi a Città Domani, uno a Favolandia e uno anche al Nido delle Piccole Api. Per quanto riguarda i bambini non residenti, compresi comunque nel conteggio delle 119 domande, è prevista una graduatoria separata composta da 2 bambini per i Piccoli e 4 per i Medio-grandi.
Bisognerà ora attendere eventuali rinunce ed il calcolo delle disponibilità in base a strutture ed età e dunque la graduatoria definitiva, ma appunto è evidente che sono decine i bambini che non potranno usufruire del servizio pubblico di asili nido.
“Ci sono due elementi che emergono chiaramente – ha spiegato l’assessore Luigina Renzi – da una parte la qualità del servizio offerto dal Comune e dalle nostre educatrici che, dopo il 2020-2021, ha permesso di tornare ad avere sempre più famiglie desiderose di iscrivere i propri figli e le proprie figlie nei nidi comunali. Dall’altra, inutile nasconderlo, la necessità di implementare i servizi educativi pubblici aumentando il personale in organico, affinché sia possibile accogliere un numero sempre maggiore di bambini e di bambine“.