A distanza di quasi mezzo secolo possiamo tornare a sentire le idee rivoluzionarie di Capitini direttamente dalla sua voce: grazie alla minuziosa ricerca di Andrea Maori sono stati ritrovati i nastri del convegno «Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza» che si tenne a Perugia dal primo al dieci agosto 1963 e custoditi per tutti questi anni nella sede nazionale del Movimento Nonviolento a Verona. A darne notizia è il consigliere comunale del PD, Tommaso Bori.
“Non dovrebbe essercene bisogno – scrive Bori in una sua nota – ma questo evento riporta nel nostro quotidiano la figura del cittadino di Perugia, filosofo della non violenza e fondatore della Marcia Perugia-Assisi Aldo Capitini.
La nostra città gli deve molto e la sua vita è indissolubilmente legata ai luoghi di Perugia e alle sue Istituzioni, anche nel senso fisico: infatti durante la dittatura fascista Capitini si era rifugiato nella torre campanaria di Palazzo dei Priori, come ricorda Mario Spinella nelle sue Memorie della Resistenza.
Proprio la stanza di Capitini con il grande orologio del palazzo comunale fa, oggi, parte della Galleria Nazionale dell’Umbria. Si era scelto di svuotare quell’ambiente suggestivo in memoria di Aldo Capitini, ma poi la stanza è stata di nuovo riempita di suppellettili e computer prima, di quadri e statue in esposizione oggi. Il ritrovamento dei nastri, con la possibilità di ascoltare la voce del filosofo perugino e la forze delle sue idee, ci offre l’occasione di ripensare la stanza di Capitini come luogo di commemorazione e ricordo, non di passaggio distratto. Per questo facciamo nostra la proposta della Società di Mutuo Soccorso di riportare al vuoto simbolico il luogo che ospitò Capitini, aggiungendo la volontà di farvi risuonare all’intento la sua voce e le sue idee riproducendo i nastri recentemente ritrovati”.