“No, Bandiera rossa non la canto“. E’ irremovibile la vice ministra dell’Istruzione, l’umbra Anna Ascani, di fronte alle insistenze dei conduttori della trasmissione di Rai radio 1, “Un giorno da pecora”, Gepi Cucciari e Giorgio Lauro, affinché canti lo storico inno del Pci. E neanche quando i musicisti in studio iniziano ad intonare le note di Bandiera rossa la Ascani cede alle richieste: “Non vorrei essere strumentalizzata“, si giustifica. Chi sta seguendo la diretta Facebook della trasmissione radio deve accontentarsi del fatto che la parlamentare umbra indossi una giacca rossa.
Ma nessun altro simbolo comunista per l’esponente del Pd. Che nel Pd assicura di voler restare, nonostante la sua passata fede renziana. “Renziana nel senso che concordo sulle tante cose buone fatte dai precedenti governi del Pd” chiarisce la Ascani di fronte a Cucciari e Lauro che insistono sul divorzio di Renzi dal Pd e sulla sua scelta di non seguirlo in Italia Viva.
E a proposito di fidanzamenti, matrimoni e divorzi, i due conduttori le fanno ascoltare un’intervista di qualche tempo, fa in cui definiva il M5s “incompatibile” con il Pd. E le chiedono se si senta sminuita dal fatto che Di Maio, dopo la Lega, abbia trattato il Pd come una seconda scelta. “Io non sono mai sposata” replica la Ascani. Che rispetto a Di Maio precisa: “Alleata no. Siamo al governo insieme“.