La Cgil ha proclamato uno sciopero generale di quattro ore per domani a Perugia, che culminerà con una manifestazione pubblica presso la Sala dei Notari, in piazza IV Novembre, cui prenderà parte il segretario nazionale CGIL Vincenzo Scudiere.
“E’ la prima risposta che la confederazione mette in campo in provincia di Perugia contro la 'riforma' del mercato del lavoro voluta dal Governo Monti”, spiegano dal sindacato, annunciando in una nota l'iniziativa, già presentata nei giorni scorsi in una conferenza stampa. La scorsa settimana il sindacato, che sta portando avanti in autonomia la protesta contro le possibili modifiche prospettate dal governo all'articolo 18, ha già messo in atto proteste e scioperi in alcuni comparti, in particolare nel settore metalmeccanico.
La protesta di domani è stata sposata anche da Rifondazione e dai partiti che formano la Federazione di Sinistra: “Saremo domani con la Cgil, continueremo in tutta la provincia a raccogliere le firme per la petizione che chiede l'estensione dell'articolo 18 e presenteremo nelle sedi istituzionali mozioni per far emergere la contrarietà dei Consigli Comunali alle proposte di riforma del mercato del lavoro del governo nazionale”, ha detto il segretario provinciale Prc/Fds Enrico Flamini.
Riguardo la possibile riforma dell'articolo 18 dello “Statuto dei Lavoratori”, la Cgil contesta in particolare l'ipotesi che i dipendenti licenziati per “motivi economici” (ovvero per le difficoltà di un'azienda) ingiustamente possano essere liquidate solo con un indennizzo di alcune mensilità, senza più l'ipotesi del reintegro nel proprio posto di lavoro. Il timore -in estrema sintesi- è che questo escamotage possa essere adottato da numerose aziende per disfarsi di un numero crescente di dipendenti, limitandosi a pagare gli indennizzi. (fda)