L’ arresto di Luca Filipponi, il poliedrico curatore di mostre d’arte moderna, eventi per la coesione europea, docente universitario e appassionato di tennis, ha destato molto clamore nella città di Spoleto.
La notizia dell’ arresto, che era stata anticipata da un sito cittadino, ha fatto ormai il giro della città dove la famiglia Filipponi è molto conosciuta (il padre è uno stimato medico ed ex consigliere regionale nelle file del fu Pdl).
Luca Filipponi stava scontando una condanna ai domiciliari (4 mesi) per aver emesso anni fa alcuni assegni a vuoto: così ha sentenziato il Tribunale di Ancona, in via definitiva, visto che l’avvocato marchigiano che lo seguiva non ha opposto ricorso in Appello facendo diventare appunto definitiva la condanna, che, stando a quanto trapela dagli amici più stretti, “sarebbe sicuramente andata in prescrizione”.
Una condanna “lieve”, nonostante la quale il Magistrato di sorveglianza avrebbe negato l’alterativa della pena dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
Giovedì scorso, una volante del Commissariato spoletino intenta ad un normale controllo presso l’abitazione di Filipponi, ha scoperto la sua assenza e da qui è scattata la segnalazione per evasione che ha determinato il trasferimento in carcere dello spoletino.
A difenderlo è l’avvocato del foro di Spoleto Angelo Costanzi Petrangola che, contattato al telefono da Tuttoggi, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione sulla vicenda.
Stando comunque a quanto fanno trapelare gli amici, Filipponi pagherebbe una sfortunata serie di situazioni. Tra questi c’è chi assicura che l’uscita dalla abitazione sia stata determinata per stato di necessità.
Evade dai domiciliari, arrestato Luca Filipponi
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