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Arresti a Perugia: 36 in manette per operazione antidroga – Giro d'affari per 10 milioni di euro all'anno

Redazione

Arresti a Perugia: 36 in manette per operazione antidroga – Giro d'affari per 10 milioni di euro all'anno

Lun, 13/05/2013 - 10:26

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Ultimo aggiornamento ore 15.52

Sara Minciaroni

Un volume di affari per 10 milioni di euro. Un giro clienti di oltre 200 assuntori per un totale stimato di 200 chili di eoina che venivano immessi nel mercato di Perugia. Trentasei le ordinanze di custodia cautelare emesse: 16 persone sono già state cature mentre altre 19 risultano ancora latitanti. Spacciavano soprattutto eroina proveniente dalla Campania.

Al vertice dell'organizzazione due fratelli di origine tunisina che dal 2010 gestivano lo spaccio soprattutto a Perugia. Poi la banda si era divisa in due tronconi, il primo continuava a seguire il capoluogo ed un altro, minore, si occupava della zona di Balanzano. A capo dell’organizzazione vi erano due fratelli BEJAOUI Hassen detto Alì e ABDALLAH Bejaoui, ben mimetizzati nel tessuto sociale perugino, che si avvalevano di numerosi altri nordafricani ed alcuni italiani. Quest’ultimi, in seno all’associazione per delinquere, avevano un ruolo non certamente di prim’ordine, venivano utilizzati quali autisti dei “capi” e di altri consociati nei vari spostamenti connessi agli illeciti affari ovvero prendevano in locazione, a loro nome, abitazioni.

Per ricostruire il quadro si è partiti dal basso: i consumatori. Attraverso le dichiarazioni rese da queste 200 persone (ora tutte segnalate alla Prefettura), si è arrivati prima ai venditori e poi agli apici. La banda era ben organizzata, alcuni ricevevano le chiamate, altri si occupavano delle consegne.

Cercavano clienti al Sert. Altri ancora della banda andavano alla ricerca di clienti: direttamente davanti al Sert, dove in alcuni casi regalavano anche dosi per farsi “un nome” nel mercato. Quando poi capivano che il numero telefonico era diventato troppo “pericoloso”, cambiavano utenza, distribuendo dei veri e propri “pizzini” con il nuovo numero ai clienti.

È stato valutato un traffico per 200 chili di eroina all'anno per un valore di 10 milioni di euro. Addirittura uno dei clienti ha dichiarato di aver acquistato nel giro di un paio d'anni 2000 dosi di eroina per un valore di circa 90 mila euro. Tra i clienti vi erano operai, disoccupati, ma anche imprenditori e liberi professionisti.

Uno degli indagati deceduto per overdose. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figura anche Scherillo Roberto, campano, che lo scorso mese di novembre è stato trovato morto in un albergo di Perugia a causa di una probabile overdose.

Gli arrestati: BEJAOUI Hassen, tunisino di 29 anni; HANNACHI Nizar, tunisino di 35 anni; NOUAR Rached Ben Amara, tunisino di 45 anni; SAIDI Khemaies, tunisino di 46 anni; GAMMACURTA Patrizia, italiana di 30 anni; CIOFFI Marco, italiano di 27 anni, arrestato a Salerno mentre stava per imbarcarsi alla volta della Tunisia; BEN DAGHBOUCH Iskander, tunisino di 32 anni; JELASSI Hassen Ben Amor, tunisino di 33 anni; BONACA Roberto, italiano di 43 anni; GRASSINI Letizia, italiana di 28 anni; CECCARELLI Gianluca, italiano di 44 anni; ZOUINE Mohamed, marocchino di 25 anni; JENDOUIBI Nayer, tunisino di 31 anni; HEDHLI Mourad, tunisino di 41 anni; YASSINE HMIDA, tunisino di 27 enne; HAOUACHI Mohamed Ben Ali, tunisino di 36 anni.

Le indagini ancora in corso sono state coordinate dal pubblico ministero Giuliano Mignini e le ordinanze sono state disposte dal Gip Alberto Avenoso. Degli arresti 11 sono stati eseguiti direttamente a Perugia arresti, altri ad Aversa di Caserta ed un'altro al porto di Salerno.

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I Carabinieri hanno eseguito nelle prime ore della mattina 36 ordinanze di custodia cautelare in carcere, nell'ambito di un'indagine relativa a un traffico di droga condotta dalla compagnia di Todi.

Nell'operazione, i cui particolari saranno resi noti in una conferenza stampa nel corso della mattinata, sono stati impegnati 150 militari. I provvedimenti sono stati disposti dalla Direzione distrettuale antimafia (Dia) del capoluogo umbro e l'accusa sarebe quella di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Colpiti dalle ordinanze sarebbero soprattutto cittadini di origine magrebina.

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