E’ arrivata oggi, dopo circa due ore di Camera di consiglio, la sentenza della Corte d’Appello di Perugia per l’omicidio di Emanuele Lucentini: l’ex carabiniere, Emanuele Armeni, è stato condannato a 18 anni. Controllata anche l’arma, la mitraglietta M12 di servizio da cui quel giorno, il 16 maggio 2015, partì il colpo che attinse Lucentini nel cortile della caserma di Foligno, quando entrambi i militari erano a fine turno.
La pena inflitta inizialmente ad Armeni è stata dunque mitigata rispetto alla sentenza di primo grado, a seguito della quale l’ex carabiniere era stato condannato a 20 anni. Escluse dal collegio dei giudici, presieduto dal presidente Giancarlo Massei, le aggravanti della premeditazione e dell’uccisione di persona qualificata in servizio. Era infatti questi i due elementi su cui l’accusa, in aula con il procuratore generale Giuliano Mignini e l’aggiunto Michela Petrini, aveva basato la richiesta di una condanna a 30 anni, più severa quindi di quella di primo grado.
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Il processo d’appello si è aperto lo scorso 21 giugno.
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