L'Ente eugubino ha aggiunto: "E’ stata esercitata anche attività di vigilanza edilizia attraverso un’ordinanza successivamente impugnata dagli interessati
All’indomani della scoperta di un’area wellness realizzata nell’ex cava di Casamorcia, dove secondo gli inquirenti sarebbe stata svolta un’attività di escavazione non autorizzata, l’amministrazione comunale di Gubbio è intervenuta per dire la sua.
Il Comune, per quanto riguarda le proprie competenze, ha specificato che “l’area in questione era stata individuata sin dagli anni ’80 dal Piano Regolatore come zona nella quale era possibile l’attività edilizia“.
Gli uffici avrebbero dunque agito in totale coerenza con quanto indicato fino a oggi dallo stesso Piano Regolatore, rilasciando due concessioni edilizie “in piena regola, che evidentemente non sarebbero state rispettate“.
Il Comune ha anche “esercitato attività di vigilanza edilizia, emettendo in seguito un’ordinanza successivamente impugnata dagli interessati. Nel pieno rispetto delle indagini, – aggiunge l’Ente – in assoluta trasparenza e nella totale fiducia nell’operato dei dipendenti coinvolti, l’amministrazione comunale auspica ora una rapida e chiara risoluzione della situazione“.