Gubbio e Gualdo

Area Interna, a Gubbio 10 sindaci a confronto con Agabiti

I dieci sindaci dell’Area Interna, che vede Gubbio come Comune capofila, incontreranno a Palazzo Pretorio, giovedì mattina (16 febbraio) l’assessore regionale alla Programmazione europea Paola Agabiti, insieme alla dottoressa Cristiana Corritoro.

L’appuntamento vedrà all’ordine del giorno anzitutto una verifica tecnica e delle tempistiche rispetto allo stato dei progetti in corso e in via di attuazione nell’area interna, nonchè una valutazione relativa alle materie che sono state associate e che ad oggi vedono i Comuni lavorare insieme, come ad esempio i servizi di mensa e i trasporti scolastici.

Sotto la lente dei primi cittadini di Gubbio, Pietralunga, Montone, Scheggia e Pascelupo, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Valfabbrica ci sarà poi la programmazione futura delle attività, “anche in considerazione del fatto – spiega il sindaco di Gubbio Filippo Stiratiche le aree interne oggi sono considerate una grande occasione di riequilibrio territoriale, un vero e proprio modello europeo di programmazione utile a cogliere tutte le potenzialità delle nostre zone”.

All’assessore Agabiti sottoporremo una serie di questioni e problematiche relative a sociale, trasporti, sanità, economia di impresa e sviluppo. Ci occorre stabilire una road map precisa e dettagliata, allo scopo di ricercare il tessuto autentico dei luoghi eccellenti della cultura e dell’ambiente in cui viviamo, ritrovare l’intreccio tra saperi materiali e sapori della tradizione locale, riconoscere nel rapporto dialettico tra tradizione e innovazione una figurazione significativa di questo territorio, anche con lo sviluppo di nuove start up, per riaffermare, viste le indicazioni che arrivano dall’Europa, l’idea che bisogna basarsi sulle cose esistenti che hanno funzionato, ovvero che danno affidabilità nell’azione, nella ricerca costante di innovazioni, che pure possono implementarle”.

Un’area interna, la nostra – chiude Stirati – che è complessa e per certi versi anche atipica, con la compresenza di poli di servizi eccellenti, infrastrutture viarie e attività industriali accanto alla difficoltà a fornire a tutti i cittadini prestazioni adeguate, e alla relativa necessità di contrastare isolamento e immobilità: una strategia, quella che insieme all’assessore regionale dobbiamo pianificare, che dovrà accogliere le differenze per poi portarle a valore, e che, cosciente del proprio passato, immagini, già da oggi, un futuro possibile”.