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Archivio di Stato, Soprintendenze e Governo insieme per recuperare il Complesso di San Matteo

Il sottosegretario Gianpiero Bocci, il soprintendente Stefano Gizzi, il professor Bruno Toscano, l’assessore comunale all’urbanistica Antonio Cappelletti e altri esponenti degli enti locali: tutti riuniti allo stesso tavolo ieri, convocati a Spoleto dal direttore dell’Archivio di Stato di Perugia (da cui dipende quello spoletino situato in largo Ermini),  Giovanna Giubbini. Nessun allarme chiusura per questo istituto situato nel complesso di San Matteo, anzi, proprio il contrario. La riunione era stata indetta infatti per porre le basi di un potenziamento dell’Archivio di Stato di Spoleto, attraverso un recupero di spazi ristrutturando la parte del San Matteo da anni abbandonata a se stessa.

L’Archivio, infatti, molto frequentato e ben fornito, necessita di più spazi, anche in vista di ulteriori acquisizioni. Per questo la direttrice Giubbini ha lanciato un progetto attraverso il quale possano essere individuati dei fondi specifici da parte del ministero dei Beni culturali da investire nel recupero del resto del complesso. C’è infatti la chiesa di San Matteo, attualmente ridotta a deposito della mostra dei presepi in passato tradizionale appuntamento promosso dall’associazione Il Borgaccio, ma c’è anche un meraviglioso chiostro, puntellato e la cui messa in sicurezza non è mai terminata. La direttrice, quindi, ha convocato i rappresentanti ministeriali (assente il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, ma a rappresentare il Governo c’era il sottosegretario Gianpiero Bocci che si è detto pronto a farsi carico della cosa), regionali, della Soprintendenza e del Comune con l’obiettivo di unire le forse per redigere un progetto di rifacimento del complesso del San Matteo. Il primo passo è stato fatto, ora si lavora per pensare un progetto credibile da presentare al ministro Dario Franceschini.