I fatti accaduti appaiono particolarmente gravi, soprattutto se rapportati alla categoria della gara (“Giovanissimi Regionali”) ed all’età ed al sesso dell’arbitro (non ancora 17enne) […] Non è in alcun modo ammissibile che una ragazzina, dopo aver subito pressioni ed aggressioni verbali di vario tipo, venga anche aggredita fisicamente da un soggetto che potrebbe essere suo padre e che in virtù dell’aggressione sia costretta ad andare al Pronto Soccorso
Sono queste le parole del Giudice sportivo all’indomani dell’aggressione, da parte di un genitore di un baby calciatore, subita dal giovanissimo arbitro donna allo stadio di Monterchi. Sul referto, però, a rimetterci è stata soprattutto la società del Bastia 1924: il giudice ha infatti deliberato, a carico della stessa, un’ammenda di 1200 euro e la squalifica del campo per una giornata, oltre alla squalifica fino al 15 marzo 2018 per l’allenatore dei Giovanissimi M.F. e, fino al 31 marzo 2018, per il dirigente A.G, entrambi rei di “aggressioni verbali“. Si attende ancora, invece, l’eventuale pena nei confronti del genitore (già denunciato per lesioni dal padre dell’arbitro) che spetterà però alla procura di Arezzo.
Intanto, passato lo spavento, la giovanissima direttrice di gara, ha ricevuto tanti messaggi di solidarietà e vicinanza, a partire dalla sezione Aia di Città di Castello: gli arbitri tifernati, infatti, hanno postato un selfie insieme alla collega con vari hashtag, #unopertuttituttiperuno, #unicagrandefamiglia #nienteenessunopiegheralanostrapassione, e con un messaggio inequivocabile “I bastoni in un fascio sono infrangibili”.