Arabo a scuola "Caso finirà in Parlamento". Polemiche su post della mamma-maestra - Tuttoggi.info

Arabo a scuola “Caso finirà in Parlamento”. Polemiche su post della mamma-maestra

Davide Baccarini

Arabo a scuola “Caso finirà in Parlamento”. Polemiche su post della mamma-maestra

Ven, 05/02/2021 - 19:26

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Torna far discutere il caso delle letture in arabo alla scuola elementare di Fighille (Citerna). Dopo la contestata “legittimità” del progetto, stavolta a riaccendere la polemica di Lega, Fd’I e FI è un post di Facebook pubblicato dalla mamma che ha tenuto la lezione in classe.

Il post in arabo della mamma-maestra riaccende polemica

Le frasi in arabo citate, tratte dal Corano, e dal contenuto giudicato “discutibile” dalle forze di centrodestra (“Che Dio ci dia pazienza, ci aiuti e ci faccia morire musulmani” si legge a fine post) hanno convinto il consigliere regionale Lega Valerio Mancini e la referente provinciale della Lega Perugia Manuela Puletti a ritornare con forza sul caso, dopo aver sollevato la questione già due settimane fa “senza ottenere risposte ai nostri dubbi“.

“Porteremo caso in Parlamento e in Regione”

Ad oggi, a fronte anche del post della madre improvvisatasi insegnante, – dicono i due esponenti del Carroccio – ci attiveremo a tutti i livelli, in Parlamento con la Senatrice Valeria Alessandrini, responsabile del dipartimento scuola in Umbria, e in Regione chiedendo alla Presidente della Terza Commissione Eleonora Pace di convocare in audizione Antonella Iunti, responsabile dell’Ufficio Regionale Scolastico, affinché si possa far luce sul caso.”


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“Sono ancora sul tavolo tutti gli interrogativi che avevamo sollevato: il rispetto delle procedure sanitarie, l’opportunità di aprire le porte della scuola a una persona esterna all’organico in questa fase così delicata e perché si sia scelto l’arabo piuttosto che altre lingue”.

“Scelta grave e inopportuna”

Mancini e Puletti riportano all’attenzione anche la questione sanitaria, mai affrontata dalla preside nel suo intervento: “Presenteremo all’assessore regionale alla Scuola Paola Agabiti un’interrogazione per sapere se la madre che ha tenuto la lezione sia stata sottoposta a tampone. Non abbiamo mai voluto screditare una cultura diversa dalla nostra, sottolineando fin da subito l’importanza di entrare in contatto con la ricchezza di tradizioni diverse- hanno rimarcato i leghisti – L’Istituto Franchetti di Fighille da anni propone progetti validi e alternativi, ma in questo caso riteniamo che la scelta della Preside sia stata grave e inopportuna, anche in considerazione del post apparso sul profilo della donna”.


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Lignani (Fd’I) annuncia interrogazione in Provincia

Sulle frasi apparse sul web ha puntato il dito anche Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia) che, in qualità di consigliere provinciale, ha già annunciato un’interrogazione al presidente dell’Ente Luciano Bacchetta, al quale si rivolge per “chiedere chiarimenti ufficiali al Dirigente dell’Ufficio scolastico regionale“.

A differenza di prese di posizione deliranti da parte di Sindacati, Sinistra e Anpi a difesa del progetto, FdI aveva scelto la via del silenzio – ha detto Lignani – ma il diffondersi sui social dei post della pseudo insegnante di arabo inducono a un chiarimento istituzionale ufficiale. Confermo il rispetto per qualsivoglia cultura: la mia stessa storia ed ispirazione politica sono incentrate sull’incontro di culture che con l’interazione si potenziano”.

“Post con frasi molto forti”

Fatto sta che non sappiamo a che titolo la signora potesse stare all’interno dell’Istituto, quando vigono rigidissimi protocolli sanitari. Nei suoi post ci sono frasi molto forti, certo riprese dal Corano, ma che evocano un duro dogmatismo. Vorremmo capire, visto che la religione cattolica è materia facoltativa nelle scuole, perché una simile lezione è stata fatta in orario obbligatorio”.


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Sassolini (FI) “In piena pandemia no a persona esterne in classe”

Dello stesso avviso è anche Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale: “Non abbiamo giudicato il contenuto e il modo di svolgimento della lezione e siamo convinti che la politica e gli estremismi debbano rimanere fuori dalla scuola. Le frasi che la signora in questione ha postato sui social network, però, non ci sono affatto piaciute e meriterebbero attenzione”.

“Sarebbe stato opportuno verificare idee e posizioni della signora, alla luce delle frasi pubblicate, prima di farla interagire con dei bambini. Ma quello che contesto di più è la presenza di una persona estranea al personale scolastico in un periodo di massima emergenza Covid. Chiederemo al provveditorato una presa di posizione. In piena pandemia era da evitare l’ingresso di persone esterne nella scuola”.

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