Ha spaccato in due l’opinione pubblica il progetto di lettura di un libro bilingue in arabo della scuola primaria di Fighille (Citerna).
Se da una parte sono arrivate critiche, scatenate anche dall’intervento della Lega, dall’altra ci sono stati anche lodevoli apprezzamenti alle maestre e all’iniziativa, “rilevante sia dal punto di vista linguistico che culturale – dice Elisa sui social – La scuola deve continuare a insegnare e creare ponti, non muri!“
La prima risposta alla Lega – che contesta soprattutto la presunta assenza di abilitazione all’insegnamento della mamma-maestra e l’utilità della lezione per i bambini – è arrivata dal consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd): “A poche ore dalla riapertura degli Istituti d’istruzione secondaria in Umbria, mentre il mondo della scuola è ancora in attesa di sapere ufficialmente dalla presidente Tesei cosa succederà lunedì 25 gennaio, importanti esponenti della Lega non trovano di meglio che riversare la loro ira sull’iniziativa intrapresa da una scuola dell’Altotevere, tuonando che ‘la formazione degli studenti è una cosa seria e ci sono programmi ministeriali da rispettare’. Peccato – osserva il consigliere – che i programmi ministeriali non esistono”.
“Una bufera, quella scatenata dalla Lega – aggiunge Bettarelli – per la lettura di un libro in arabo giudicato pericoloso e non utile alla formazione dei piccoli studenti e per questo da censurare. La domanda legittima a questo punto è: se una mamma avesse dato lettura di un libro in russo, tedesco, francese o inglese si sarebbero scomodati i leader della Lega? Con l’Umbria classificata ancora a rischio alto – conclude il consigliere –, vista la criticità del momento, il partito che guida la Regione pensasse a risolvere le questioni importanti e di propria competenza come quelle legate a scuola, sanità, trasporti invece che prendersela con l’attività delle nostre scuole elementari”.