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Approvato in Consiglio l’assestamento da 138 milioni del bilancio della Regione: a cosa saranno destinati

Redazione

Approvato in Consiglio l’assestamento da 138 milioni del bilancio della Regione: a cosa saranno destinati

Via libera a maggioranza in Consiglio regionale all'assestamento di bilancio della Regione Umbria. Le contestazioni dell'opposizione
Ven, 25/07/2025 - 07:27

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Via libera in Consiglio regionale all’assestamento di bilancio della Regione Umbria da circa 138 milioni di euro. Al termine di una lunga giornata (che si è aperta con il ricordo di Laura Santi da parte della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Sarah Bistocchi) che ha visto anche il via libera al bilancio consuntivo, l’atto è passato a maggioranza con 13 sì – Pd, M5S, Avs, Ud-Pp – e 4 no della minoranza.

Ad illustrare l’atto in aula (che ha visto respinti gli emendamenti delle opposizioni) è stato il presidente della Prima commissione Francesco Filipponi (Pd) che ha elencato a cosa saranno destinati i circa 138 milioni di euro oggetto della manovra.

“Pur in un contesto normativo e finanziario estremamente restrittivo, – ha evidenziato Filipponi – la Regione Umbria sceglie di presidiare i settori strategici, mantenere un profilo prudente e sostenibile, e dare concretezza agli impegni assunti con la cittadinanza. Si tratta di una manovra coraggiosa, che ammonta a circa 138 milioni e che alloca le risorse disponibili su priorità strategiche e su settori ad alto impatto economico e sociale. Gli interventi riguardano la sanità, con la copertura completa del disavanzo sanitario 2024 e del fondo di dotazione; il cofinanziamento per edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico (7 milioni di euro); l’aumento degli indennizzi a soggetti danneggiati da emotrasfusioni e azioni risarcitorie legate alle ex-Asl. I Servizi sociali, con il potenziamento del Fondo per la non autosufficienza con ulteriori 8 milioni nel triennio; gli interventi per l’inclusione delle persone con disabilità. I trasporti e la mobilità, con il sostegno al trasporto pubblico locale (+7,5 milioni); il rifinanziamento dei collegamenti con l’aeroporto S. Francesco d’Assisi (9 milioni nel biennio 2026–2027); la manutenzione ordinaria delle strade regionali: +6 milioni nel triennio. I Fondi europei, con il cofinanziamento da 54 milioni dei programmi FSE+ e FEASR, per garantire l’efficace utilizzo delle risorse comunitarie. 

L’Ambiente e la tutela del territorio, con incentivi per la sostituzione degli impianti a biomassa altamente inquinanti (1,8 milioni); il rafforzamento delle funzioni di Arpa Umbria; l’aumento delle risorse per la manutenzione del demanio idrico (2,1 milioni); la riforma e rifinanziamento del fondo per i danni da fauna selvatica. La Cultura, con il finanziamento delle principali istituzioni culturali regionali (Umbria Jazz, Teatro Lirico di Spoleto, Perugia Musica Classica); il sostegno alla candidatura di Norcia a Capitale della Cultura 2033 e alle celebrazioni per il centenario della nascita di Dario Fo; l’accantonamento di 3 milioni di euro per l’attuazione della nuova legge quadro sulla cultura. Da evidenziare poi gli interventi per l’acquisto di due immobili per i Centri per l’impiego di Perugia e Terni (6 milioni, con fondi PNRR); lo studio di fattibilità per la gestione mista pubblico-privata delle grandi derivazioni idroelettriche; i maggiori fondi per le Unioni dei Comuni”.

Il relatore di minoranza, Laura Pernazza (FI), ha invece rilevato che “questa manovra parte da due presupposti sbagliatissimi. La manovra fiscale non si doveva fare e lo ha detto anche la Corte dei conti, un soggetto super partes che a più riprese ha citato una serie di presupposti sbagliati, a partire dalla relazione Kpmg e dai numeri catastrofici e non veritieri diffusi. Tutto ciò ha portato al prelievo fiscale dalle tasse dei cittadini, che non si doveva fare. Come dimostra il fatto che avanzi un tesoretto cospicuo per futuri interventi da definire. In tutto questo ci sono effettivamente iniziative per i più deboli e alla sanità, tra le tante altre voci. Avevamo chiesto che tutti i fondi della manovra fossero destinati alla sanità ma non ci avete ascoltato. Avete scelto di recuperare risorse per il bilancio a danno delle famiglie. Con quei fondi finanzierete i lavori sulle strade gestite dalle Province, anche se non ci sono soldi per il 2025 quando invece questa necessità è immediata e non rinviabile ai prossimi anni. Non sono stati finanziati gli accordi sulla Polizia provinciale di Terni. Sui danni causati dalla fauna selvatica ci sono cifre esigue e non si affronta di fatto il tema della prevenzione. Ci aspettavamo molte altre risorse per l’edilizia sanitaria, che per il 2026 e 2027 non ci sono affatto. 

Sugli indennizzi per i pendolari non c’è un solo euro. Vengono finanziati solo eventi ed iniziative che si svolgono nella provincia di Perugia: ci sono erogazioni ad personam, come quelle per il centenario della nascita di Dario Fo, che almeno speriamo vadano a beneficio del territorio di Gubbio, dove ha sede la fondazione (privata). Positivo il rifinanziamento del bonus caldaie, che avevamo chiesto, anche se varrà solo a partire dal 2026. Abbiamo lavorato molto tempo, insieme, ad una risoluzione di Commissione che chiedeva interventi specifici su barriere architettonico ed efficentamento energetico ma voi avete rinnegato tutto decidendo di restituire alla Giunta l’avanzo libero da 4,3milioni. Auspico che in futuro i lavori della Prima commissione siano svolti con maggiore serietà per evitare di discutere atti che poi non trovano seguito”.

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