Il Consiglio ha approvato, con 18 voti a favore (maggioranza) e 10 astenuti (opposizione), la variante al Prg, parte operativa, senza incremento edificabilità con eliminazione aree edificabili, limitate modifiche aree edificabili e aree a standard, correzione errori materiali modifica TUNA- Pronunciamenti osservazioni e approvazione.
Tra le modifiche della variante, l’eliminazione e riduzione di aree edificabili. La finalità, in linea con i principi della L.R. 1/2015, è il contenimento del consumo del suolo e la riduzione del carico urbanistico, assecondando anche le esigenze di alcuni proprietari di aree edificabili che hanno manifestato il disinteresse ad utilizzare le volumetrie ammesse dal PRG; su tali basi viene previsto il declassamento di alcune aree, da edificabili in zone prive di edificabilità (agricole, parco privato ecc. ) o la riduzione di volumi edificabili con l’introduzione di specifiche norme nel TUNA nel rispetto dei diritti di altri proprietari.
Vengono inoltre configurate aree a standard e per infrastrutture: al fine di conferire una più facile attuazione di alcune aree a standard su cui insistono immobili privati con destinazione residenziale e di riconoscere stati di fatto che non giustificano misure espropriative vengono introdotte, in considerazione della generale buona dotazione di aree a standard del vigente PRG, delle modifiche relative ad aree private destinate a Ppu, Spu o viabilità di progetto consistenti nella loro riclassificazione a Ppr o a zone agricole, garantendo comunque lo standard pubblico previsto dalla legge.
Effettuata la riperimetrazione e/o diversa classificazione di zone edificabili: le modifiche introdotte riguardano una riperimetrazione di aree edificabili al fine di consentire un migliore utilizzo delle SUC già ammesse, senza incremento delle volumetrie esistenti.
Dal punto di vista quantitativo le modifiche originariamente apportate comportavano la complessiva riduzione del carico urbanistico per un totale di mc 14.847 di volumetria residenziale (pari ad una SUC di mq 4.949) e di 1.246 mq di SUC destinata ad attività produttiva, a fronte di un incremento di aree destinate all’uso agricolo di circa mq 73.840, con un impatto positivo sull’ambiente. Nel periodo di pubblicazione previsto, sono pervenute 12 osservazioni, di cui 7 sono state accolte in toto, 3 parzialmente e 2 respinte. A seguito di ciò, si è avuto un ulteriore decremento del carico urbanistico di di mc. 5.251 (pari ad una SUC di mq. 1.750) di volumetria residenziale, per cui, nel complesso, la variante comporta un decremento totale delle aree edificabili pari a circa mq. 6.699 di SUC residenziale (pari a mc. 20.098), mq. 2.888 di SUC per servizi (pari a mc. 8.665), mq 1.246 di SUC destinata ad attività produttiva.
La variante si rende necessaria per adeguare lo strumento del Prg alle mutate esigenze e alle più attuali linee espansive della città, gravando meno sui cittadini e prevedendo un uso differente del territorio, anche se ciò significa una minore entrata per l’ente, venendo meno l’Imu sulle aree declassate.