Eolico si o no? Se sulle pale da installare sul Monte Acetella e nelle montagne limitrofe nella zona di Montebibico sembrerebbe esserci la contrarietà di tutti, la discussione sull'eolico e sui suoi risvolti economici ed ambientali è arrivata in consiglio provinciale a Perugia. Insieme alla proposta di modificare il piano energetico regionale, che vede proprio tra i luoghi che potrebbero ospitare le grandi pale anche quella a sud di Spoleto, su cui Gamesa Italia, la seconda ditta al mondo in questo settore, ha presentato al Comune di Spoleto un articolato progetto nei mesi scorsi. Secondo indiscrezioni, però, la stessa azienda energetica avrebbe messo gli occhi anche su un'altra zona dei monti Martani, nei pressi di Giano dell'Umbria.
Dalla Provincia, comunque, arrivano commenti cauti alla presenza di aerogeneratori nel territorio umbro. Tra chi chiede che si sviluppi di più questo settore e chi invece vuole che si protegga l'ambiente. Anche gli spoletini “seguaci” di Beppe Grillo, nel loro forum appena realizzato, sono intervenuti in merito, appellando come falsi ambientalisti i contrari all'eolico, che invece consentirebbe di produrre energia pulita.
“L'aver posto il limite di 50 pale eoliche (per una produzione massima di 100 megawatt) sul territorio provinciale – ha detto il vicepresidente del consiglio provinciale Giovagnola nel corso della seduta – non vuol dire chiudere le porte alla possibilità di un innalzamento di questo vincolo, fino a poter soddisfare il fabbisogno energetico regionale pari a 200-220 megawatt. Ma per far ciò occorre rivedere il Piano energetico regionale, esigenza questa che la Provincia di Perugia ha già sottoposto all'attenzione della Regione Umbria”.
Finora, in Umbria, sono stati montati soltanto due aerogeneratori in 15 anni a Fossato di Vico.
Sa.fra