di Sergio Grifoni (*)
In questi giorni, moltissime persone, stanno ricevendo un messaggio telefonico che invita a reperire urgentemente sangue del gruppo B positivo, per donarlo ad un bambino di 17 mesi colpito da leucemia fulminante. Per dar maggiore credito a tale appello, viene anche fornito un numero telefonico a cui rivolgersi, oltre al nome del bambino medesimo.
E’ una nuova bufala! Non è assolutamente vero nulla, tant’è che, chiamando il numero telefonico citato, lo stesso risulta inesistente. Qualche buontempone, per non dire sciacallo, ha voluto iniziare questa sorta di catena di S. Antonio telefonica, senza probabilmente rendersi conto del male effettivo che potrebbe arrecare a chi, veramente, ha necessità di sangue.
Poiché continuano a pervenire alla scrivente Avis numerose richieste di informazione in merito, teniamo a precisare che, quando realmente esiste una necessità impellente di sangue, l’allarme di reperimento viene ufficialmente ed esclusivamente lanciato, o dal Centro Trasfusionale Ospedaliero, o dalla stessa Avis. Per il futuro, è importante che i cittadini sappiano che, al di fuori di tali istituzioni preposte, ogni appello emesso da altri, non trova reale fondamento.
(*) Presidente Avis Spoleto