Drogava gli anziani per derubarli di quanto avevano in casa, incuranti che la dose del potente sonnifero somministrata potesse causare loro danni ben maggiori allo stesso furto. Ma l’azione criminale di una donna, aiutata con ogni probabilità da alcuni complici, tra cui il proprio figlio, è stata ricostruita dagli agenti del commissariato di Foligno diretto dal vice questore Bruno Antonini le cui indagini sono scaturite in un ordine di custodia cautelare spiccato dal pm della Procura di Spoleto e notificato alla donna che già si trova nel carcere di Perugia per altri reati. Al vaglio degli inquirenti c’è anche la posizione dei complici, alcuni dei quali già individuati. Si cerca anche di capire come la signora, di etnia rom, riuscisse a procurarsi il medicinale a base di benzodiazepine somministrato agli anziani. Almeno 4 i casi accertati tra furti portati a termine e tentati. In due casi però le vittime hanno riportato seri danni fisici. Nel primo una anziana è stata colta da ictus rimanendo paralizzata per diverso tempo; nell’altro una ottuagenaria è caduta dalle scale della propria abitazione perché stordita dal medicinale. La tecnica era simile a quella utilizzata da molti ladri. La rom, di bella presenza e dai modi gentili, riusciva con una scusa ad entrare nella casa della vittima di turno e ad allacciare un lungo discorso. Alla prima occasione di bere una bevanda insieme, versava il sonnifero nel bicchiere della vittima e il più era fatto. Una volta narcotizzata l’anziana, con l’aiuto di un complice provvedeva a ‘ripulire’ l’appartamento di ogni oggetto di valore. Le descrizioni fornite dagli anziani hanno consentito alla Sezione anticrimine di ricostruire l’indentikit della malvivente e ottenere l’ordine di cattura.
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