(Jac. Brug.) – Nell’insolita cornice del Giro della Rocca, il presidente e il direttore artistico dell’Anno Menottiano, Giampaolo Emili e Francesco Corrias hanno tenuto una conferenza stampa per tracciare un bilancio delle iniziative già svolte e una panoramica sugli eventi ancora in divenire. Si è tornato a parlare del concerto del 7 luglio e dell’esibizione del New York City Ballet della scorsa settimana come dei due “main events” delle celebrazioni, ma è stata posta l’attenzione anche sul Balletto di Spoleto, “poiché è importantissimo che eventi di così elevato spessore culturale vengano non solo interpretati ma anche prodotti a Spoleto”, ha sentenziato Emili. Tanto il presidente quanto il direttore artistico hanno sottolineato il successo delle iniziative dell’Anno Menottiano, reso possibile dalla sinergia con le associazioni e l’amministrazione comunale. Il numero degli associati (circa 400) tuttavia, non soddisfa a pieno Emili, che ha ammesso di puntare almeno alle 1000 tessere.
I prossimi appuntamenti – Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, oltre alle restanti “Vie di Note” (sulle quali Emili ha sottolineato l’entusiasmo dei turisti rammaricandosi al contempo della scarsa presenza di spoletini), l’associazione riporterà a Spoleto nel mese di novembre le Marionette Colla e sta lavorando per allestire un concerto di natale. Ma l’appuntamento più vicino è quello dei “Condotti in Musica”, sabato 27 e domenica 28 agosto. Si tratta di un doppio viaggio spirituale e fisico di avvicinamento al Monteluco, attraverso la musica, la natura e le letture di testi antichi che raccontano le bellezze di Spoleto e della sua montagna, realizzate grazie alle collaborazioni con le associazioni “Fare Cultura” e “Teodelapio”. Entrambi gli appuntamenti si terranno presso la fontanella posta all’inizio del giro dei condotti alle ore 18, ma mentre quello di sabato sarà stanziale, il secondo sarà itinerante e terminerà presso l’ex Monastero delle Palazze. Il 3 e 4 settembre, infine, si terrà presso la chiesetta accanto a San Filippo un laboratorio corale gratuito ed aperto a tutti, il cui docente sarà il maestro fiorentino Gianni Fanceschi.
L’entusiasmo di Lisci – Il vicesindaco Stefano Lisci, grazie alla delega speciale agli eventi dell’Anno Menottiano, è il rappresentante dell’amministrazione comunale più vicino alle iniziative organizzate da Emili e Corrias. Oggi ha parlato di un’esperienza stimolante e ricca di segnali positivi, primo fra tutti la sinergia tra associazione, amministrazione comunale e comuni limitrofi. Insieme al necessario supporto dei soggetti privati, è proprio questa sinergia l’elemento su cui Lisci è deciso a puntare per il futuro. “A mio modo di vedere, l’amministrazione – ha detto il vicesindaco – dovrebbe fungere da collettore per tutte le proposte, evitare le sovrapposizioni tra gli eventi ed essere aperta a tutte le iniziative che vengono dal basso. Questo significherebbe lavorare in sinergia come una famiglia, esattamente ciò a cui dobbiamo aspirare per fare di Spoleto una città che vive tutto l’anno”. “Ovviamente – ha aggiunto – l’amministrazione deve anche prendersi la responsabilità di ragionare su ciò che non va e trovare i giusti rimedi già per gli eventi del prossimo anno. La questione scale mobili, ad esempio, va affrontata sin da subito insieme all’Umbria Mobilità, con l’intento di mettere a punto una strategia che permetta, già dal 2012, di tenere aperte le scale mobili tutta l’estate fino all’una di notte”.
Confcommercio e ConSpoleto più cauti – Andrea Tattini e Tommaso Barbanera hanno leggermente frenato gli entusiasmi di Lisci. Il presidente di Confcommercio, convinto che il turismo sia l’unico futuro percorribile per Spoleto e che le iniziative da mettere in atto debbano rispettare la vocazione, turistica appunto, della città del Festival, è fermamente convinto che le poche cartucce ancora da sparare dovranno essere indirizzate su bersagli precisi, eventi di rilievo e spessore capaci di fare la differenza, da pubblicizzare in maniera adeguata. A Tattini ha fatto eco Barbanera (ConSpoleto) secondo cui è ora di chiudere la parentesi dei finanziamenti a pioggia alla associazioni, cominciando a concedere fondi in modo più accorto e mirato.