di Fabio Muzzi
Ultima serata, quella di ieri domenica 15 luglio, per la Festa Nazionale Ambiente e Biodiversità. Per la conferenza conclusiva, è stato invitato un illustre esponente del PD, una delle figure più rappresentative del partito di centro-sinistra.
Anna Finocchiaro intervistata da Cristiano Bucchi è stata stuzzicata su diversi temi di strettissima attualità, a cominciare dall’assemblea nazionale del PD del giorno prima. La capogruppo al senato del PD, premettendo che avrebbe espresso il proprio pensiero personale senza troppi giri di parole tipici del politichese, si è detta contrariata dalla scelta di Rosi Bindi di negare la presentazione e votazione di un documento sull’unione civile tra gay, documento che costituiva il cuore del discorso dell’assemblea. “Sarebbe stato giusto, sostiene la Finocchiaro, porre a voto l’ordine del giorno. Avremmo potuto essere più elastici dimostrando che non esiste nessun tabù o feticcio all’interno del partito. Mi consolo pensando che in altri partiti – vedi il PDL – tutto questo dibattito non è presente”.
Cristiano Bucchi ha poi chiesto quale direzione sarà presa dal partito in caso di vittoria delle elezioni. “Innanzitutto, ha risposto la Finocchiaro, ci sarà la necessità di mantenere le azioni di risanamento del paese, che già intraprese a suo tempo il governo Prodi. L’attuale profilo del governo Monti è necessario all’Italia. Tra le modifiche da fare, per prima cosa andranno rivisti i finanziamenti destinati alla ricerca scientifica.”
Stuzzicata dall’intervistatore che le ha chiesto cosa non va del governo Monti, la Finocchiaro non si è sbilanciata rispondendo che “quanto al recente declassamento dell’Italia da parte di Moody’s, opinioni a livello mondiale hanno concordato nel ritenerlo quanto meno irrilevante. ”
Bucchi è poi tornato sull’ipotesi di vittoria del PD alle prossime elezioni e ha chiesto quale coalizione si auspica Anna Finocchiaro. “Vorrei una coalizione impegnata su un programma molto breve, ha risposto l’esponente PD, composto da una decina di punti e con al primo posto il gravissimo problema della disoccupazione a livello giovanile. Vorrei inoltre una classe dirigente competente, seria e affidabile, con compagni di cordata che non attacchino continuamente il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, come sta facendo l’Italia dei Valori”.
Inevitabile una domanda sull’annuncio fatto da Berlusconi di voler scendere in campo. “Se sono preoccupata? Mi ero preoccupata già al primo annuncio fatto un mese fa in cui proponeva un sistema semipresidenziale. Il fatto che dica di voler tornare in campo mi costerna. Abbiamo già pagato, credo che ciascun italiano sano di mente che lo pensi in sedi europee, rabbrividisca, così come farebbe se vi ci pensasse Grillo.”