di WWF Spoleto
Questa volta è toccato a Puffo, un gatto di quasi dieci anni, che nei giorni scorsi è rimasto vittima di un laccio metallico messo dai ‘soliti ignoti’ per catturare volpi o faine ‘attentatrici’ di pollai.
E’ l’ennesimo episodio di violenza e crudeltà nei confronti degli animali d’affezione che si verifica da alcuni anni a questa parte nella zona di Collemarozzo, e specificatamente nell’isolato di Case San Filippo.
Infatti, già alcuni anni fa come WWF denunciammo un episodio analogo di cui fece le spese un altro gatto appartenente alla medesima famiglia.
Anche allora, così come è accaduto oggi per ‘Puffo’, i veterinari dello studio Albagini e Baldoni furono costretti ad amputare l’arto ferito alla povera bestiola.
L’apice di tali efferati comportamenti criminali si ebbe due anni fa, il giorno di Natale, quando ‘qualcuno’ pensò di regalare a Birba , una piccola cagnolina di otto mesi, (trovata a Borgo Trevi in un secchio della spazzatura), una polpetta con vetro triturato…. . La povera Bestiola morì tra atroci dolori la sera di Natale. Del fatto ne parlò Rita Dalla Chiesa a 'Forum', nello spazio dedicato agli animali domestici.
Birba apparteneva alla stessa famiglia che si cura di ‘Puffo’ e dell’altra gattina mutilata, ma in quel caso, forse, i pollai c’entravano poco….. .
Anche per quest’ultimo episodio i proprietari di ‘Puffo’ denunceranno il fatto agli organi competenti.
Come associazione che ha a cuore il rispetto della natura e della vita di tutti gli esseri viventi auspichiamo che si attui un maggiore controllo del territorio in questione , ed invitiamo gli addetti a tale compito ad agire affinché non si ripetano ancora tali episodi,
individuando e colpendo i criminali autori di tali atti di inciviltà.