Anche in Umbria le prime confezioni delle pillole anti Covid della Pfizer, secondo la distribuzione fatta tra la regioni. Si tratta dell’antivirale Paxlovid, per il quale l’Italia ha firmato con la multinazionale farmaceutica un contratti di fornitura di 600mila trattamenti nel corso del 2022.
Come ha spiega Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, il Paxlovid è un inibitore della proteasi. Nei test ha dimostrato un’efficacia dell’89% contro l’aggravarsi della malattia se somministrato entro 3, massimo 5 giorni.
Il Paxlovid non è stato testato sui bambini e ci sono anche alcune patologie rispetto alle quali ci sono controindicazioni, come spiegato nel bugiardino.
In Umbria, da inizio gennaio, sono iniziati i primi 60 trattamenti con la pillola anti Covid, prodotta dalla statunitense Merck Sharp & Dohme,. Anche l’antivirale Molnupiravir alla base di questo farmaco si dimostra efficace se assunto entro 5 giorni dall’insorgere dei sintomi.
L’Umbria ha anche sollecitato la struttura del commissario Figliuolo per avere notizie circa l’effettiva disponibilità del vaccino Novavax, di tipo tradizionale, con il quale si spera di convincere almeno parte dei no vax. Per accelerare sulle prenotazioni dei vaccini, in forte calo negli ultimi giorni, domenica 6 febbraio è stato fissato un Vax Day.