Il Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” contribuisce alla lotta al Coronavirus con una donazione destinata all’acquisto di due ventilatori polmonari per la Terapia intensiva. Il Comitato Chianelli ha predisposto il versamento della somma di ventimila euro all’Azienda ospedaliera di Perugia.
“L’idea – spiega Chianelli – è nata insieme all’amico Marcello Nardeschi, uno dei primi sostenitori del comitato, che mi ha contattato dicendomi di voler dare un contributo di 500 euro per questa emergenza. Ho accolto subito la sua generosa proposta e mi sono messo in moto per integrare questo contributo e destinarlo il prima possibile all’Ospedale. Per questo ho contattato immediatamente il commissario straordinario Antonio Onnis per conoscere quali fossero le necessità e accordarci sulle modalità della donazione”.
“Ciascuno faccia la sua parte”
“Viviamo – ha aggiunto il presidente del Comitato – una gravissima emergenza, è importante che ciascuno di noi faccia la sua parte. Ci auguriamo che la campagna di raccolta fondi che abbiamo attivato con la vendita on line delle uova ecosolidali, possa dare il suo prezioso contributo all’iniziativa. Aiutare le persone malate è sempre stata la nostra missione, è importante non dimenticare chi anche in questi difficili giorni lotta contro leucemie e tumori, ma allo stesso tempo non possiamo restare indifferenti a questa terribile ed improvvisa pandemia, provocata dal Coronavirus. Possiamo farcela, rispettando le regole, attenendoci alle normative e specialmente pensando anche agli altri. Mi ricordo una frase che mi disse la piccola Eleonora ricoverata in Oncoematologia pediatrica 30 anni fa: con l’amore vinceremo tutti i mali della terra. Ecco noi seguiamo l’insegnamento di quella bimba tanto saggia. Sosteniamo la sanità., la medicina ha dei limiti, l’amore non ne ha”.
L’attività non si ferma
Intanto il Comitato Chianelli prosegue la sua attività a sostegno dei piccoli malati oncologici e delle loro famiglie. Persone più fragile anche di fronte al Coronavirus e quindi maggiormente bisognose di sostegno immediato. Così come di un continuo sostegno ha bisogno le ricerca scientifica nella lotta ai tumori.
Ormai da molti mesi, il Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” aveva attivato la tradizionale campagna di raccolta fondi attraverso la vendita delle uova della Speranza. Un progetto fondamentale per il sostentamento dell’associazione, il sostegno alla ricerca, il supporto ai pazienti e da quest’anno il grande progetto di amplificazione del Residence.
Vendita solo online per le uova della Speranza
Quest’anno, nel pieno rispetto delle normative per il contenimento del contagio da Covid 2019, che preoccupa tutti noi, le modalità di vendita saranno esclusivamente on line. La vendita è attivata, in tutta l’Umbria e nelle altre regioni, attraverso il sito del Chianelli (www.comitatodanielechianelli.it ). Ciascuno potrà compilare un form e indicare dove si trova, riceverà una mail con le modalità di spedizione delle uova, tramite un corriere. Uova che quest’anno saranno ecosostenibili.
“Abbiamo scelto – ha detto il presidente del Comitato, Franco Chianelli – di bandire completamente la plastica. La confezione delle uova sarà in carta riciclabile, con colori naturali, una base in cartone per un totale rispetto della natura. Ma il nostro impegno non finisce qui. Un’altra grande novità sarà nella sorpresa dell’uovo. Oltre al tradizionale peluche che abbraccia la confezione e che piace tanto ai bambini, all’interno ci sarà una sorpresa speciale: il seme di un albero ad alto fusto, che potrà essere piantato nel proprio giardino, o magari in un parco o, perché no, nel cortile della scuola. In questo modo tutti noi potremo fare la nostra parte per rendere la natura più forte contro l’inquinamento ambientale”.
Solidarietà e attenzione anche nella scelta della cioccolata, dotata di certificazione UTZ, il “programma di certificazione mondiale rivolto ai produttori di cacao (ma anche the, caffè) sostenibile il cui scopo è assicurare che la produzione primaria sia implementata correttamente e senza disagi per lavoratori e popolazioni locali”, con lo scopo, insomma, di definire standard di agricoltura sostenibile, tenendo in considerazione tutti gli aspetti etici e ambientali.