“Per rassicurare le persone che si preoccupano che io mi arricchisco vorrei comunicare che il Presidente della Provincia non ha alcun emolumento, cioè non prende neanche un euro. Mi sono candidato alla presidenza ed ho vinto, soltanto perché ho ritenuto doveroso tentare di dare a Città di Castello la dimensione e lo spazio che merita. D’altra parte, ovviamente, non mi è mai venuto in mente di abbandonare il ruolo di sindaco, sia perché la legge prevede che il candidato alla Presidenza della Provincia deve essere un sindaco, sia perché il mio amore per la città e gli impegni presi mi fanno escludere a priori questa ipotesi”.
E’ quanto dichiarato dal sindaco Luciano Bacchetta, eletto lo scorso 31 ottobre alla guida della Provincia di Perugia. Il neopresidente resterà in carica alla guida dell’Ente fino al 2021, con l’obiettivo principale, di “ridare dignità politica e centralità come interlocutore alla Provincia, sia nei rapporti con i cittadini che verso altri enti come Comuni e Regione“, come dichiarato da lui stesso nella conferenza stampa di insediamento.
Bacchetta ha illustrato gli obiettivi del suo mandato, con l’edilizia scolastica e la manutenzione delle strade al centro dell’azione politico-amministrativa. Eletto con il 52,5% dei voti, il candidato del centrosinistra succede a Nando Mismetti che – ha osservato il neopresidente – “con impegno costante e silenzioso, ha risanato e messo in sicurezza i bilanci“. Alle elezioni, che si sono svolte il 31 ottobre con il voto di consiglieri e sindaci dei Comuni, Bacchetta (in passato presidente del Consiglio provinciale) ha sfidato Fabrizio Gareggia, candidato del centrodestra.