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Amelia, bambino ferito in classe. Scuola contro insegnante: “Risarcisca”

Lo studente viene ferito in aula da un compagno e la Corte dei Conti chiama la maestra a risarcire il danno.  L’incidente risale al 2001 ed avviene in una scuola di Amelia. Uno studente riporta un serio trauma oculistico a seguito del lancio di una gomma da cancellare da parte di un compagno di classe che gli valso il riconoscimento di un 7% di invalidità. I genitori citano la scuola e il giudice civile condanna l’amministrazione scolastica a pagare un risarcimento di circa 21 mila euro.

La procura della Corte dei Conti sostiene quindi che l’insegnante debba risarcire questa somma all’amministrazione scolastica. Colpa grave da parte dell’insegnante perchè secondo la procura la docente, pur se presente in aula,  non sarebbe riuscita a calmare la classe dominata da una certa “anarchia”, aveva detto il giudice civile.

Ma gli studenti dell’epoca non sono rintracciabili, il registro di classe nemmeno, i colleghi di allora trasferiti o deceduti, per questo la difesa della donna – portata avanti dall’avvocato Antonio De Angelis – sostiene che sia impossibile rintracciare prove a conforto del fatto che la donna avesse avuto un atteggiamento di colpa grave. Questa riflessione della difesa è chiaramente finalizzata ad evidenziare che la procura della corte dei conti si è basata solo sulla sentenza del giudice civile e che la grande distanza di tempo intercorsa tra i fatti e la citazione della magistratura contabile (fatti del 2001, citazione del 2014) non avrebbe permesso di mettere in piedi un’idonea difesa dalle accuse.  Inoltre il gesto imprevedibile del compagno di classe sarebbe avvenuto mentre l’insegnante era rivolta di spalle alla classe per scrivere alla lavagna.

Questa mattina nell’udienza il collegio della Corte dei Conti si è riservato la decisione.