E' Foligno il nodo nevralgico del pronto intervento dell'area vasta. E' infatti nella città della Quintana che risiede il “centro di comando” del 118, dove cioè le chiamate che giungono al numero di emergenza in tutto il territorio dell'Asl 3 vengono smistate alle postazioni libere più vicine. Quattro postazioni di 118 in tutto il folignate attive h24, cioè per tutto il giorno, oltre ad un'altra attivà per metà giornata. A gestire il servizio per quanto riguarda i mezzi a Foligno è la Croce Bianca.
Si tratta dell'unica associazione di volontariato impegnata nel campo del pronto soccorso e della pubblica assistenza presente nella città di Foligno. E' un ente che non riceve sovvenzioni dallo Stato, e che deve cercare per conto proprio le risorse necessarie al proseguimento dell'attività. I soccorsi col tempo si sono fatti sempre più organizzati, per rendere meno traumatiche le conseguenze di un pronto intervento.
Risale al 1971 la prima convenzione con l'Unità Sanitaria Locale per la gestione dell'emergenza sanitaria e nel 1988 questa viene ulteriormente qualificata con la presenza di un medico a bordo 24 ore su 24.
Dal 1991 la sede viene trasferita in Via Campo Senago n. 2, nell'immediata periferia di Foligno, a due passi dallo svincolo della Strada Statale 75; inoltre, allo scopo di assicurare un decentramento che riduca i tempi di intervento e garantisca lo stesso diritto di rapidità di soccorso alle popolazioni che vivono in zone più disagiate, sono attive delle sedi distaccate nel Comune di Nocera Umbra, nel Comune di Gualdo Cattaneo e nella frazione Colfiorito.
L'attività di assistenza ed emergenza sanitaria viene svolta sia in regime privato che in regime di convenzione con la Asl 3 attraverso il sistema del numero unico di emergenza sanitaria 118. Cercando di svolgere un servizio puntuale, anche se non mancano gli episodi di problemi o ritardi. In alcuni casi per via di interventi in contemporanea e della necessità di coprire altri territori come Spoleto o la Valnerina. Una problematica già evidenziata dall'associazione spoletina Stella d'Italia, che gestisce il servizio nella città del festival: al di là dei mezzi a disposizione delle associazioni a fare la differenza è il numero di postazioni di 118.
E' una realtà comunque solida, quella della Croce Bianca folignate, come spiega il coordinatore Ivano Zampognini. “Attualmente il nostro parco auto – evidenzia – si compone di 18 mezzi e ne sono in arrivo altri due bimodali, ovvero funzionanti sia elettricamente che a motore. Riusciamo a garantire la partenza immediata di due ambulanze attrezzate per qualsiasi emergenza dal territorio esclusivo di Foligno (h24). Abbiamo inoltre altri due mezzi disponibili h24, uno a Nocera Umbra e uno a Ponte di Ferro (nel comune di Gualdo Cattaneo, ndr). La postazione di Colfiorito è invece coperta da un servizio che va dalle 20,00 alle 08,00 (h12)”.
Cosa succede quindi se le emergenze sono molteplici contemporaneamente? “Nel caso ci fossero più chiamate e i mezzi non sufficienti a soddisfarle tutte, – spiega Zampognini – o si mobilitano quelli delle altre postazioni, o si utilizzano quei mezzi che sono destinati ad altri tipi di servizi, ma che in quel momento sono disponibili. E' comunque improbabile la possibilità che non si riescano a reperire in breve tempo i mezzi che necessitano”. Anche se il problema in molti casi non è spesso concernente i mezzi, quanto piuttosto il personale medico e paramedico attivato dal 118.
La Croce Bianca a Foligno può contare su un cospicuo numero di volontari – ne sono attivi circa 50-60, (anche se il numero degli iscritti è sull'ordine delle centinaia) – che, oltre che per la collaborazione nelle emergenze, sono impiegati per l'assistenza durante le gare sportive o per i taxi sanitari, comunque per tutte quelle attività programmate che vengono commissionate all'associazione. E che coinvolgono mezzi e personale extra rispetto al servizio di 118. Oltre a queste prestazioni, l'ente ha una particolare convenzione con l'Autodromo di Magione, per il quale deve invece garantire tutto l'anno mezzi, medici, infermieri e volontari.
Allo scopo di mantenere sempre elevata la professionalità e l'informazione sul personale, l'ente è dotato di un nucleo di formazione. Si svolgono periodicamente corsi di primo soccorso per nuovi volontari e corsi di retraining per operatori già formati; gli stessi insegnamenti vengono inoltre offerti anche a tutte quelle aziende in cui sono richieste le medesime conoscenze.
“Facciamo una media di 65 interventi al giorno – continua il coordinatore dell'associazione – e i mezzi sono per lo più sufficienti a coprire le richieste. Può comunque capitare che ci possano essere delle attese un po' più lunghe, imputabili al fatto che i mezzi sono già impegnati in altri soccorsi. La gestione degli interventi è comunque amministrata dagli operatori del 118, dove la Croce Bianca non ha alcun controllo. Così come spesso capita – conclude – che ci siano delle chiamate non urgenti, effettuate magari solo perché l'interessato non sa come recarsi in ospedale, ma questo rientra nell'ordine delle cose”. Insomma il caso paradossale di ambulanze allertate per l'uscita di sangue dal naso capitato a Spoleto non sembra essere poi così isolato. Di episodi strani e che ingolfano i servizi sanitari se ne registrano un po' dovunque, Foligno incluso.
(Valentina Ballarani – Sara Fratepietro)
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