“In occasione dell’incontro del 13 dicembre scorso chiesto da Fim, Fiom, Uilm per avere informazioni sul piano industriale che dovrà rilanciare Acciai Speciali Terni, è stata aperta una discussione di merito che, partendo dagli investimenti, arriverà al MIMIT prima della definizione di un accordo di programma”.
A dichiararlo, in una nota, FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM.
“L’azienda – proseguono i sindacati – ha ribadito la volontà di investire sul sito ternano, riconfermando l’obiettivo del mantenimento dei livelli occupazionali e la definizione di un piano ambientale. Una
quota di investimenti sarà utilizzata per efficientare gli impianti esistenti e realizzarne di nuovi tecnologicamente avanzati, che prevedano l’utilizzo dell’idrogeno in sostituzione del gas. Questa transizione renderà il sito all’avanguardia tra i competitors europei”.
“Arvedi, inoltre, dedicherà un significativo volume di risorse alla sicurezza e all’ambientalizzazione dello stabilimento”.
“Ad oggi mancano, purtroppo, due importanti condizioni di contesto per definire l’accordo di programma con un profilo di sviluppo che possa migliorare anche i livelli occupazionali: un costo competitivo dell’energia; la soluzione della gestione della discarica”.
“Su questi due importantissimi temi tutte le istituzioni, europee, nazionali e territoriali
sono impegnate a trovare una soluzione positiva nel più breve tempo possibile“.
“Anche le previste opere infrastrutturali, attese da anni, saranno fondamentali per accrescere la
competitività di Ast e per lo sviluppo dell’intero territorio interessato.
Fim, Fiom, Uilm ritengono che Ast debba essere un importante centro produttivo per
la ricchezza del territorio e possa diventare un esempio di compatibilità ambientale”.