Allenatore picchiato durante partita di calcio under 13, prognosi di 30 giorni. Partirà denuncia contro genitore violento
Momenti di pura follia quelli trascorsi il giorno di Pasqua, domenica 17 aprile, allo stadio “Magi” di Gabicce Mare dove si stava svolgendo il torneo della Regins Pasqua football cup , categoria Esordienti. Il tecnico della Nuova Accademia Calcio Terni, Francesco Latini, a metà del primo tempo della partita contro il Ponte di Nona, è stato infatti aggredito a calci e pugni da un genitore di un ragazzo della squadra romana.
La ricostruzione dei fatti
Nei primi concitati momenti dopo l’aggressione non era ancora chiara la dinamica che aveva portato al folle pestaggio dell’allenatore, ma grazie anche alle indagini dei Carabinieri di Pesaro, è ora possibile avere un quadro più chiaro di quanto effettivamente avvenuto. Latini, insieme all’allenatore della squadra avversaria, è intervenuto per sedare un battibecco tra i ragazzi in campo. Per placare gli animi l’allenatore della squadra romana ha sostituito uno dei suoi under 13, fatto che avrebbe scatenato l’ira del genitore in questione che, dopo aver scavalcato la recinzione del campo, si è scagliato contro Latini con calci e pugni, causandogli la lesione, un ematoma di 2 cm., al rene destro.
La riflessione dell’allenatore Latini
Il grave episodio di violenza ha generato reazioni diverse, ma ha anche innescato una serie di messaggi positivi che invitano tutti a riflettere sul mondo del calcio non professionistico. Il presidente del Ponte Di Nona, Mimmo Gulli, ha infatti bloccato le iscrizioni alle famiglie per il prossimo anno, mentre Francesco Latini ha rilasciato a TO una riflessione che non può non essere condivisa da tutti gli Sportivi.
Mi piace essere definito educatore e non ‘mister’, il mio ruolo è quello di educare prima di tutto alla cultura dello sport ed è quello che ho cercato di fare anche la scorsa domenica. Tengo a precisare che non cerco venedette personali, ma non posso permettere che questi atteggiamenti vengano ‘normalizzati’. Quello che è successo è un fatto gravissimo ed è il fallimento di tutti. La filosofia dell’Accademia, così come di molte altre realtà, è quella di crescere i giovani atleti nel rispetto della cultura sportiva e di educarli al raggiungimento di valori che guardano al rispetto in tutte le sue declinazioni.
Allenatore sta bene, ma arriverà denuncia
L’allenatore dell’Accademia Terni è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni dal “Bufalini” di Cesena e dovrà ora osservare un periodo di assoluto riposo con esami clinici da ripetere una volta a settimana per tenere sotto controllo la lesione, un ematoma di 2 cm., che avrebbe anche potuto portare alla perdita del rene. Oltre alla denuncia d’ufficio, come dichiarato dallo stesso Latini, quando si sarà ristabilito, adirà le vie legali in forma privata.
La solidarietà all’allenatore Latini
Tanti i messaggi di solidarietà a Latini, anche dall’allenatore del Ponte di Nona, ma il messaggio più significativo arriva dal presidente della società romana che ha annunciato pesanti ripercussioni per quanto riguarda la società romana.
Con tanto orgoglio qualche giorno fa ho pubblicato il primo posto in coppa disciplina dei nostri 2004. Oggi invece mi ritrovo insieme ad Imbimbo a raccontarci storie che con il calcio non c’entrano nulla e che rovinano il nostro lungo, infinito sforzo di crescere ragazzi e famiglie con lo spirito di una società seria ed educata.
Ci vediamo costretti a pensare che la nostra passione diventa sempre più una missione e che la società prenderà da oggi in poi i provvedimenti più immediati e più drastici da quando esiste.
Il primo fra tutti è che NON iscriveremo nel prossimo anno famiglie (troppo facile farsi scudo dei bambini innocenti) alla prossima stagione sportiva sia di scuola calcio sia di agonistica.
Per quanto riguarda le situazioni penali ognuno si prenderà le sue responsabilità, né io né Imbimbo rappresentiamo un Tribunale, ma un sistema che è troppo troppo malato e che non è capace né di sognare né di controllare se stesso.
L’intervento dei sindaci di Gabicce e Narni
Sull’episodio sono intervenuti i sindaci delle città di Gabicce e Narni, rispettivamente della luogo dove si è disputata la partita e la città di origine di Francesco Latini. “Allucinante, episodio da condannare fermamente. Desidero approfondire quanto accaduto – ha affermato il sindaco di Gabicce, Domenico Pascuzzi – perché al di là delle conseguenze penali, è necessario anche avviare una riflessione sull’origine di questi comportamenti, perché fatti del genere sono veramente allucinanti”.
Papà veniva a vedere le mie partite.
Anche dei tornei fatti con le rappresentative giovanili umbre a centinaia di km di distanza.
Dormiva in macchina, Castellammare di Stabia, Soverato, Pescara, me lo trovavo dappertutto.
Lo ha fatto da quando ero piccolo fino a quando ho smesso.
Non ha mai insultato nessuno, sempre in silenzio anche se dentro avrà avuto una tempesta visto che sono sempre stato un soggettino particolare dentro il campo di calcio.
Una volta con l’under 18 della Narnese venni espulso per un equivoco.
Dissi un vaffa per una palla che non mi era stata passata dopo un secondo dal fischio dell’arbitro di una punizione per gli altri.
Uscii a testa bassa e per andare negli spogliatoi passai vicino a lui che stava guardando la partita dietro la rete insieme al mitico Nini.
“Sta zitto e vatte a fa la doccia”.
Le uniche parole che gli ho sentito pronunciare.
Anzi no, anche un “Frangeeeee'” dopo che avevo azzoppato un altro ragazzetto con un’entrataccia lungo la linea del fallo laterale al San Paolo a Narni Scalo.
Grande stile Papà.
Grande insegnamento.
Un abbraccio a Francesco Latini e viva il calcio vero, fuori e dentro il campo.