Un nuovo appello alla generosità della comunità tifernate arriva da “La Rondine a Maccarello”, cooperativa agricola sociale di Città di Castello, impegnata da anni nell’inclusione lavorativa di ragazzi con disabilità o fragilità cognitive.
Il progetto, esempio concreto di agricoltura sociale e terapeutica, ha lanciato una campagna di raccolta fondi con un obiettivo semplice ma fondamentale: acquistare nuovi strumenti di lavoro per far crescere, insieme ai campi, anche le opportunità per i suoi giovani protagonisti.
Tra zappe, carriole, rastrelli e forbici da rinnovare, è arrivato anche il momento di acquistare, su tutti, un nuovo tosaerba e un decespugliatore, indispensabili per far fronte alle tante richieste di lavoro che la cooperativa riceve ogni giorno da privati e aziende agricole del territorio.
“Il lavoro non manca – racconta Giacomo Cacciatori, educatore professionale da oltre 10 anni e punto di riferimento del progetto – ma servono strumenti adeguati per permettere ai ragazzi di continuare con impegno, dignità e autonomia. I vecchi attrezzi sono ormai da pensionare, ma con l’aiuto di tutti possiamo davvero fare la differenza”.
Dal 2018 “La Rondine a Maccarello” accoglie giovani con disabilità usciti dal percorso scolastico, offrendo loro un’esperienza professionale concreta, formativa e inclusiva. L’agricoltura, con i suoi tempi lenti e i suoi gesti concreti, diventa così lo strumento per coltivare un futuro più giusto, fatto di opportunità vere e relazioni significative.
La raccolta fondi è attiva, e ogni contributo – anche simbolico – può aiutare a far crescere il progetto. A sostegno dell’iniziativa, anche una pagina Instagram, @larondineamaccarello, dove è possibile seguire da vicino le attività quotidiane dei ragazzi e conoscere i loro volti e le loro storie.