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AL VIA LA II EDIZIONE DELLO SPOLETO FILM FESTIVAL. ECCO IL PROGRAMMA

Redazione

AL VIA LA II EDIZIONE DELLO SPOLETO FILM FESTIVAL. ECCO IL PROGRAMMA

Lun, 11/02/2008 - 18:39

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Si terrà a Spoleto dal 14 al 17 febbraio, in collaborazione con il TrentoFilmfestival, la II edizione del Film Festival di Spoleto “Nuvole, Preghiere e Montagne”. La rassegna, organizzata dal Comune di Spoleto e dal Cai Sezione di Spoleto, si svolgerà al Complesso Monumentale di San Nicolò. Lo Spoleto Film Festival si articola nelle seguenti sezioni: un Concorso dedicato a “cortometraggi” prodotti da autori non professionisti, una rassegna di film, documentari e film a soggetto in programma al 55° TrentoFilmfestival, una Sezione informativa dedicata ad eventi culturali. La manifestazione si pone l'obiettivo di contribuire alla sensibilizzazione dei temi della montagna e del suo ambiente, dell'avventura e dell'esplorazione attraverso la presentazione di film, video e documentari e promuovere, sugli stessi temi, opere (cortometraggi) prodotte da autori “non professionisti”. Se è vero che lo scopo originale del Clup Alpino Italiano è la conoscenza della montagne, la difesa del loro ambiente naturale, la promozione dell’alpinismo, insieme al desiderio è altrettanto vero che, per chi sperimenta tutto ciò, fortissimo è il desiderio di informare, documentare e condividere con gli altri le storie, la cultura, i viaggi e le avventure. Da queste considerazioni è nata l’idea di portare sugli schermi le migliori opere del TrenoFilmFestival, il più antico e acclamato festival internazionale di film dedicati alla montagna, all'esplorazione e all'avventura, opere che difficilmente trovano spazio nella programmazione ordinaria e di dare allo stesso tempo visibilità alle opere di videomatori accouati dalla pasione per il mondo della natura e dell’avventura.

FILM IN PROGRAMMA

GIOVEDI’ 14 FEBBRAIO (ORE 18) – APERTURA MANIFESTAZIONE A CURA DEL COMUNE DI SPOLETO E DEL CLUB ALPINO ITALIANO – SEZIONE DI SPOLETO

NUVOLE, PREGHIERE, MONTAGNE di Sergio Maturi – ITALIA, 2005 – 24' italiano/Italian dialoguesIl video documenta un viaggio effettuato in Himalaya, nel Nepal, e più precisamente nella regione del Rolwaling lungo la valle del fiume Bhote Kosi, con la salita alla vetta del Parcharmo Peack (mt. 6270) e la discesa nella valle del Khumbu. Nato a Spoleto nel 1951 è un grande appassionato di montagna ed alpinista di trentennale esperienza con la passione dei viaggi avventurosi effettuati in diverse regioni del Nepal, dell’India, del Perù, del Marocco, della Turchia e delle Azzorre. Ama documentare tutti i suoi viaggi e le sue ascensioni con cortometraggi.

GIOVEDI’ 14, ore 21,15 – I PROTAGONISTI (INCONTRO CON MARCO CAMANDONA ) K2 (8611) – IL GRANDE SOGNO di Abele Blank e Marco Camandona – Italia, 2000 – 57’ italiano/Italian dialoguesSi trova nel Karakorum centrale ed è la seconda vetta più alta della terra. In urdu è il “Chogori” e vuol dire “la grande montagna”, ma anche i baltì lo chiamano ormai tutti “Ketù”. Nel mondo alpinistico è noto come la montagna degli italiani da quando nel 1954, la spedizione organizzata da Ardito Desio raggiunse per prima la cima. Il film documenta la conquista della vetta del 29 luglio 2000 da parte degli alpinisti valdostani Abele Blanc, Marco Camandona e del brasiliano Waldemar Niclevicz.Nato ad Aosta il 20/12/1970, Marco Camandona è maestro di Sci Alpino dal 1989, Guida Alpina dal 1996. Rappresentante della Società Guide Alpine di Valgrisenche (Valle d’Aosta) e portacolori valdostano in tutta Europa nella disciplina dello sci alpinismo. La sua prima esperienza d’alta quota è del 1996 sulla catena Himalayana (Nepal) al Manaslu 8163 mt., nel 1998 riesce nella salita di due ottomila in soli nove giorni l’uno dall’altro, lo Shi Sha Pangma (8013m) e il Cho Oyu (8210m) (Cina ,Nepal). Protagonista con il suo compagno la g.a. Abele Blanc della prima salita Valdostana al K2 8611 mt. il 29 luglio 2000. (massiccio del Karakorum -Pakistan). Nel 2006 ha effettuato l’ascesa alla cima dell’Annapurna (8.091) considerata una delle ascensioni più rischiose del massiccio Himalayano.

VENERDI’ 15 FEBBRAIO (ORE 18)

ARGILLA E ARTE – TRADIZIONI NELLA VALLE DI KATHMANDUdi Caterina Bonapace – Italia, 2005 – 24' italiano/Italian dialoguesIl suolo della Valle di Kathmandu ha da sempre fornito abbondante materia prima per la lavorazione dell’argilla e ha dato vita nel corso dei secoli ad una vera e propria civiltà: la civiltà del cotto e del legno. Queste antiche pratiche artigiane vanno tenute in giusto rilievo per la loro importanza nella conservazione del patrimonio architettonico e culturale del Nepal. Nata a Trento nel 1973 si è laureata in Antropologia Visuale presso l’Università di Perugia. Ha approfondito i suoi studi all’Università di Parigi Saint Denis, girando tra l’altro alcuni documentari di ricerca. In Nepal gira due documentari, uno dei quali con Valerio Calisse: Lungo il fiume sacro…la Bagmati della valle di Kathmandu (1997) e Sanu Kancha, Musica Danza e Trance nel Nepal centrale (1997). Ha continuato le sue esperienze di ricerca in antropologia visuale in Nepal e presso l’Università di Firenze. Da anni collabora con il Professor Valerio Sestini e con l’Università di Architettura di Firenze come consulente scientifica.

IL GRANDE SAGGIO di Walter Mazo – Italia, 2007 – 30' (film a soggetto – Opera Prima)Ambientato sui Monti Lessini alla fine degli anni 50, il film narra la vicenda umana di un giovane ragazzo di contrada e del mondo rurale in cui egli è cresciuto, un mondo che va lentamente scomparendo e al quale egli è intimamente legato. L’innata e fertile vena poetica del ragazzo, ispirata e alimentata da un profondo contatto con gli elementi naturali, lo porterà a trovarsi di fronte ad una nuova opportunità di vita e a dover scegliere se restare nel suo mondo o andarsene per costruirsi un futuro altrove.Nato a Verona nel 1976, laureato in Scienze e Tecnologie della Comunicazione Musicale all’Università di Milano, svolge attività di disc-jockey, musicista elettronico e consulente di progetti multimediali.

VENERDI’ 15 FEBBRAIO (ORE 18)

SUI PASSI DEGLI APOSTOLINI di Pasquale Walter Esposito – Italia, 2005 – 22' (trekking)Il video documenta un trekking escursionistico attraverso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in Umbria, che ha consentito la rivisitazione di alcuni di quei borghi, luoghi, ambienti, che hanno maggiormente subito, in passato, l’influenza del Francescanesimo.Nato nel 1945, è un videoamatore che si cimenta, per hobby, in documentari naturalistici.

RWENZORI CENTO ANNI DOPO di Marco Preti – Italia, 2007 – 28' italiano/Italian dialoguesA cento anni di distanza dalla prestigiosa spedizione del Duca degli Abruzzi (1905), un team italiano composto da ricercatori scientifici con la passione per l'alpinismo sale le 6 cime principali del massiccio del Rwenzori, nell’Africa centrale, per cartografarne la posizione e misurare, con un laser a scansione, quello che ancora rimane degli ultimi ghiacciai tropicali. La montagna infatti, anche se all’apparenza è rimasta la stessa, di cento anni fa, rivela che i ghiacciai sono ormai vicini al totale scioglimento. Nato a Brescia nel 1956, è guida alpina e maestro di sci. Inizia l’attività di filmaker nel 1985. Collabora da anni con Geo&Geo, Rai3 e con il gruppo National Geographic e Adventure1. Al suo attivo ci sono scalate, viaggi e film in trenta paesi diversi. Tra la sua filmografia ricordiamo: L’ultima montagna (1992), Mani (1996), Papuas (2003) e Tracce (2005).

HARVEST MOON di Stefan Siegrist – Svizzera, 2006 – 43' inglese (sottotitoli italiani)/English (Italian subtitles)Quattro alpinisti svizzeri intraprendono una nuova sfida nell’Himalaya: vogliono salire l’inesplorato picco nord-ovest del Thalay-Sagar (6.904m) in India, che a causa dei passaggi estremamente difficili è considerato praticamente inaccessibile. Grazie al loro equipaggiamento tecnico i quattro alpinisti riescono a procedere metro per metro sotto le peggiori condizioni. Ad un certo punto circa sessanta centimetri di neve fresca li costringe ad abbandonare la parete per l’alto rischio di valanghe. Ciò nonostante il gruppo si prepara a conquistare la cima appena quattro giorni più tardi. Tra i quattro amici e la vetta rimangono ancora e “solo” 150 metri di roccia ripidissima e friabile… Nato nel 1972 a Meikirch, Svizzera. La sua prima esperienza con la montagna è all’età di undici anni, quando inizia a sciare e scopre così la passione per lo sport e la montagna che lo accompagnerà per tutta la vita. A diciannove anni inizia a dedicarsi a tempo pieno all’arrampicata e grazie al duro allenamento e alla sua forza fisica e psichica, raggiunge presto i più alti livelli di questa disciplina. Dal 1998 lavora come guida alpina, compiendo numerose spedizioni.

SABATO 16 FEBBRAIO (ORE 18)

STEPPE AL TRAMONTO di Giorgio Salomon e Gianluca Bonora – Italia, 2006 – 8'italiano/Italian dialoguesMagnifici destrieri galoppano verso il tramonto accompagnati solo dall’ululato del vento. Dispersi nel paesaggio, arcani tumuli di terra hanno segnato il destino, la vita, la morte, il passaggio di antichi cavalieri. Qua e là invece le greggi e le Yurta, le grandi tende di feltro e legno, scandiscono il passo dei popoli nomadi che oggi percorrono quelle terre. Nel cortometraggio le immagini mitiche sembrano rincorrere quelle reali, in un effetto evocativo moltiplicato dal silenzio delle parole ed esaltato dai suoni della steppa, dai suoi colori, dalle sue forme. Ecco così riaffiorare nella luce evanescente del giorno i percorsi secolari di Cimmeri, Sciti, Sarmati, Unni, Avari, Goti. Nessun monumento, nessun tempio, solo semplici e misteriose tombe. La ricchezza del loro segreto è custodita nei tesori sepolti. Avvolti dalla loro leggenda ne seguiamo le tracce nel filmato tra le montagne sinuose e le polverose pianure di un’estate kazaka. Scortati dai volti segnati di quelle stirpi nate a cavallo, percorriamo un tragitto che sembra infinito, a volte interrotto da grandi ed inaspettati corsi d’acqua, immersi nella luce crepuscolare della steppa. Un ambiente e uno stile di vita destinati al tramonto. Giorgio Salomon, nato nel 1942 a Trento, dal 1957 al 1977 è fotoreporter presso il giornale Alto Adige. Nel 1971 partecipa alla spedizione alpinistica “Città di Trento” sulle Ande Peruviane, realizzando il film Nevado Caraz. Nel 1977 viene assunto in RAI come telecineoperatore. Nel 1980 vince il premio per la fotografia per il film Le stagioni di Liz al Film Festival Città di Trento. Divenuto giornalista professionista nel 1988 inizia una serie di spedizioni e reportage, sia in ambito alpinistico ( come la spedizione alpinistica “Ande’86” e “Free K2” nel 1990), sia come inviato in zone di guerra ( Afghanistan, Palestina, Guerra del Golfo, Uganda, Jugoslavia). Tra i numerosi lavori ricordiamo anche Terremoto in Umbria: crollo in diretta (servizio televisivo del 2001), Sfida tra i ghiacci (2003), SOS Animali (2004) e Paganella – Storia di una montagna (2006). Gianluca Bonora. Nato a Ferrara nel 1971, dopo gli studi in Lettere Classiche e il dottorato, si dedica alla ricerca in campo storico e archeologico. Collabora con il Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna e con l’lstituto Italiano per l’Africa e l’Oriente di Roma. Inoltre è direttore scientifico della Missione Archeologica Italiana in Kazakhstan. Ha pubblicato numerose ricerche e articoli scientifici e attualmente sta curando la mostra “Gli ori dei principi delle steppe. Capolavori dai musei dell’Ucraina” per il Museo del Castello del Buonconsiglio di Trento.

FOULA – SHETLAND di Sergio Mariotti – Italia, 1999 – 27' (documentario naturalistico)Foula si trova nell’Atlantico a 22 chilometri a ovest della costa delle Shetland. Le sue scogliere verticali raggiungono i 372 metri a “Kame”. Meno di 40 abitanti vivono nell’isola. Foula venne scelta nel 1936 dal regista Michael Powell per la realizzazione del film “Ai confini del Mondo”Nato a Vignola nel 1936 inizia come fotografo partecipando a mostre e concorsi. Da alcuni anni realizza filmati naturalistici: “La via Romea”, “Vista del paradiso”, “Voci della memoria”, “Aviw of Shetland”, “Fair Isle – Shetland”, “Rathlin Island”.

ARCO ROCK LEGENDS di Francesco Mansutti e Vinicio Stefanello – Italia, 2006 – 16'italiano, inglese (sottotitoli italiano, inglese)/Italian, English dialoguesL'arrampicata che si trasforma in stile di vita e che si fa parola nei gesti e nei pensieri dei suoi protagonisti. I pensieri dell'azione catturati e filmati alla prima edizione di Arco Rock Legends, il riconoscimento che premia le realizzazioni e lo “stile” dei migliori climbers. Daniel Andrada, Josune Bereziartu, Yuji Hirayama, Maurizio 'Manolo' Zanolla, Flavio Crespi, Angela Eiter, Tomas Mrazek raccontano il loro vivere l’arrampicata come passione che coinvolge il corpo e la mente, mentre all'intorno le rocce di Arco fanno da quinte ai loro sogni. Francesco Mansutti: Nato nel 1970, da anni lavora in ambito pubblicitario. Ha realizzato numerosi documentari oltre a scenografie, video installazioni e cortometraggi. Direttore della fotografia del cortometraggio Sotto l'anguria nel 2005, ha poi diretto Heka (2001), Opera Doppia”(2005), Voci di fuori, Voci dei dentro (2006) e ICE, presentato nella sezione Alpinismo nella scorsa edizione del Trento Film Festival. – Vinicio Stefanello: è editor del web magazine planetmountain.com, portale internazionale dedicato al mondo della montagna. Collabora con varie riviste di settore. Ha curato i volumi Sinteks, Rock Master e Unomontura (ed. Nicolodi). Co-regia dei film ICE, Angelo Dibona e Arco Rock Legends.

THE LINE di Dominik Zadecki – Polonia, 2006 – 5' senza dialoghi/no dialoguesUna breve storia che descrive la lotta interiore, tra la ricerca dell’equilibrio psichico e il difficile tentativo di mantenere la concentrazione e l’equilibrio fisico, nella pratica dell’Highlining, un nuovo sport in cui si cammina su di una corda tra le rocce della montagna come in una re-interpretazione del funambolismo. Nato nel 1974 in Polonia. Studia legge all’Università ma poi decide di dedicarsi al mondo della fotografia, del cinema e dell’alpinismo. Attualmente studia Televisione, Film e Fotografia presso l’Università di Silesia, Katowice. La sua filmografia comprende: Indra (2003), Lacrimosa (2005), The River Between Us (2006) e Equimachia (2006).

SABATO 16, ORE 21.15

RUBARE METRI AL CIELO di Enrico Verra – Italia, 2007 – 28' italiano/Italian dialoguesRubare metri al cielo è il ritratto di una tribù metropolitana, di una comunità sportiva che sta rivoluzionando il mondo dell’arrampicata e coinvolge un numero sempre crescente di adepti. Paradossalmente, attraverso il racconto della storia di un gruppo di persone per cui ogni superficie è una superficie da arrampicare, compresi i muri e i cornicioni della città, Rubare metri al cielo offre altresì una riflessione su quella ossessione che da sempre spinge l’uomo al confronto con la dimensione della verticalità. La narrazione si articola in tre momenti diversi; all’inizio Il protagonista, Marzio Nardi, ci guida attraverso i momenti più importanti del ciclo vitale di un masso, parallelamente, una serie di interviste ci guida all’interno della tribù dei sassisti, facendocene conoscere i protagonisti, i luoghi di ritrovo, i riti comuni e il background culturale. Dall’esplorazione delle grandi catene montuose (la scoperta del masso) si passa alla conquista delle vette attraverso vie sempre più difficili (il susseguirsi di passaggi sempre più estremi sul masso); mentre dalla fine del mito della linea impossibile (molti con tempo riescono a superare passaggi prima riservati ai fortissimi) si va alla ricerca di nuove frontiere in cui mettersi alla prova ( la ricerca di un nuovo masso da pulire e conquistare). Come documentarista ha realizzato: Real Falchera FC, Vincitore del Gabbiano d'oro, Bellaria 1991; Il Sig. Rossi prese il fucile (produzione RAI – MIXER) premiato al Festival Internazionale Cinema Giovani,Torino 1994; No man's land acquistato e programmato da RAI 3 e Planete; Snowfood striscia televisiva di 30 puntate per STREAM. Nel 1999 ha vinto lo European Academy Award – sezione cortometraggi con Benvenuto in San Salvario. Nel 2005 ha esordito nella finzione con il lungometraggio Sotto il Sole Nero, vincitore del 28° Festival du Film Italien Villerupt 2005 e del 2° Cimameriche Film Festival a Genova 2005; ottiene il premio miglior regia al 9° Festival Cinema Italiano opere prime a Gallio (VI) 2005. Come aiuto regista nei primi anni '90 ha lavorato con Davide Ferrario, Guido Chiesa, Daniele Segre, Bruno Bigoni. Nel 2006 dirige New Century e La città che corre.

IL FAVOLOSO MONDO DELL’IDOLETTOdi Angelo Appolloni – Italia 2007 – 12’ (film a soggetto – Opera Prima)Un gruppetto di amici “singolare” parte per andare a fare boulder, tra questi c’è l’Idoletto che vive la giornata a modo suo, osserva situazioni particolari e vede alcune cose che sono frutto della sua fantasia.Nato a Spoleto, un Workshop di Antropologia Visuale Monselice (PD) 2004, Laureato in Lettere Moderne indirizzo antropologico all’Università di Perugia nel 2005, collabora con il regista-documentarista Marco Preti in Oman (2004) e Réunion (2006). Pratica l’attività di speleologia dal 1987-88 e di arrampicata sportiva (falesia, montagna, boulder) dal 1989 a oggi. Istruttore societario F.A.S.I. 2004.

COAST TO COAST “A PIECE OF MY HEART” di Olivier Aubert e Mike Blyth – Svizzera/Sud Africa, 2005 – 52' inglese (sottotitoli italiano)/English (Italian subtitles)Gli esploratori Mike Blyth e Olivier Aubert iniziano un'avventura con i loro ultraleggeri, sulle orme del grande David Livingstone. Per circa quattro mesi essi volano sovrastando i magnifici paesaggi del Sud Africa popolati da animali selvaggi e colorati da una natura impetuosa. Dall'alto seguono il fiume Zambesi dal suo delta fino alle cascate Vittoria, l'Okavango e il fiume Kunene fino all'oceano Atlantico. L'avventura è anche un personale tributo dei due esploratori ai fratelli Wright e ai primi modelli di aerei funzionanti da loro creati proprio un secolo fa. Per celebrare tutto ciò Blyth e Aubert provano a far condividere la passione del volo ai nativi africani che incontrano durante il loro viaggio, portandoli con loro tra le nuvole sui loro ultraleggeri. Mike Blyth: nato il 25 ottobre 1953 in Sud Africa, dove vola con superleggeri da oltre vent'anni e fonda la prima scuola dedicata a questo sport del paese. Attualmente usa un prototipo ideato e costruito da lui stesso. Nel 1985 compie la spedizione “Caprivi Strip” e nel 1997 organizza e compie la 5000 km African Adventure Expedition. Nel 2005 compie un'esplorazione di circa due mesi nel deserto della Namibia, documentando attraverso spettacolari immagini il deserto più antico del mondo. – Olivier Aubert: nato nel 1956 in Svizzera. Vola da ventotto anni con ultraleggeri, parapendii e deltaplani. Nel 1997 organizza e vola in solitaria la “Mediterranean Adventure” attraverso l'Europa e il Nord Africa, in un viaggio di oltre 10,000 chilometri. Nel 1998 compie una spedizione fotografica in volo di 6000 km in Sud Africa . Anch'egli nel 2005 partecipa all'esplorazione del deserto della Namibia.

DOMENICA 17 FEBBRAIO (ore 11)

“ORCHIDEE regine dei fiori – Guida fotografica alle specie spontanee in Umbria”, di Pino RatiniPresentazione della pubblicazione a cura del Club Alpino Italiano – Sezione di Spoleto Pino Ratini (all’anagrafe Giuseppe) nasce a Terni il 23 12 1938. Socio del Cai di Terni, appassionato naturalista, micologo, da oltre venticinque anni si dedica alla ricerca ed allo studio di essenze floristiche dell’Appennino centrale, effettuando nuove segnalazioni botaniche per L’Umbria. Ha scritto diversi articoli su varie riviste, allestito mostre fotografiche e calendari di orchidee spontanee.Ha collaborato con l’Università di Camerino per la realizzazione di depliant e poster. E’ coordinatore della costituente sez. G.I.R.O.S (Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee) per l’Umbria.

CERIMONIA DI CHIUSURA CON LA PREMIAZIONE DEI VIDEO IN CONCORSO

CONTATTI:

Indirizzo: “Nuvole, Preghiere e Montagne” Casella Postale nr. 52 -Ufficio Postale Spoleto Centro – 06049 – SPOLETO (PG)Tel/Fax: (0743) 220433 (ogni Venerdì ore 18.00 – 20.00)Cell: 335 5417517

Sito : www.caispoleto.it

Mail : nuvolepreghieremontagne@caispoleto.it


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