Si aprirà giovedì 1 agosto, con la rappresentazione dell’Opera lirica “Tosca” di Giacomo Puccini, il sipario sulla 37° edizione del Preggio Music Festival, promosso dall’associazione “Amici della Musica” di Preggio.
Per la regia di Pietro Vispi, cantanti di fama internazionale come Giulio Boschetti, David Sotgiu, Sarah Piccioni, saliranno sul palco allestito presso il giardino della splendida chiesa medievale di San Francesco, per allietare la serata dei tanti visitatori, turisti stranieri e appassionati che ogni anno partecipano alla kermesse.
Il “Preggio Music Festival ” nasce 36 anni or sono, in virtù della felice intuizione di Don Francesco Bastianoni, musicista e direttore della Corale Laurenziana di Perugia, e alla disponibilità di un gruppo di noti musicisti olandesi, conquistati delle ricchezze naturalistiche del borgo medievale umbro. Nato grazie alla collaborazione di una comitiva di professionisti e amici, il Festival divenne ben presto il principale punto d’incontro per musicisti, cantanti e compositori di fama mondiale.
Nel corso dei vari anni e delle passate edizioni, il Festival, un piccolo miracolo tra le colline umbre, ha ospitato, fra gli altri, Mario Sereni, baritono perugino, Ciro e Patrizio Scarponi, il Maestro Ennio Morricone, l’Orchestra di Philadelphia, la violinista Lunuta Ciulei (la prima donna ad aver conseguito il primo premio assoluto del concorso internazionale “Niccolò Paganini”) e vari corali provenienti da tutta Europa e umbre, promuovendo la nascita dell’Orchestra Giovanile Umbra e concedendo la possibilità a numerosi musicisti locali di esibirsi dinanzi ad un pubblico esperto e numeroso.
Accanto alla “Tosca”, di grande interesse saranno i concerti: mercoledì 7 agosto sarà la volta del pianista di Riccardo Risaliti alle ore 21 presso la Chiesa di San Francesco, giovedì 8 agosto, sempre alle 21, si esibirà in un concerto d’organo il Maestro Adriano Falcioni e, per concludere, venerdì 16 agosto gran finale con l’Orchestra di Philadelphia che proporrà al pubblico “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.