di Mikol Marotta e Ilaria Patassini
“Non solo ho imparato a dare valori agli oggetti, ma mi sono anche divertita! Nonostante alcune difficoltà per la realizzazione dei progetti iniziali, sicuramente ripeterei l’esperienza!” dice entusiasta una ragazza del quarto mentre scatta soddisfatta una foto al “trono delle dame”.
L’arte, protagonista del progetto “RecuperiAdArte”, diventa un modo per incentivare la creatività nelle scuole. Esperimento riuscito nel Liceo delle Scienze Umane “B. Angela” dove si è dato vita ad una mostra riguardante l’oggetto “sedia” che è possibile visitare fino al 10 giugno, dalle ore 10 alle ore 13 in viale Marconi n. 2. Promotrice dell’iniziativa la professoressa Caterina Bartolomei, insegnante di linguaggi non verbali che, con la collaborazione della professoressa Laura Cerretti, docente di italiano, durante le ore di codocenza ha messo a disposizione dei numerosi studenti la sua competenza, i suoi consigli e soprattutto la sua pazienza. Questo per dimostrare che la scuola va incontro agli alunni e non è solo un luogo dove si apprendono formule matematiche e si studia storia, ma un punto di ritrovo, di coinvolgimento e di crescita solidale. Non capita tutti i giorni di trovare una “sedia” di un clown, una “sedia” costruita con tutte bottiglie d’acqua, lattine, con i pacchetti delle sigarette o semplicemente con degli stuzzicadenti: tutto con materiali recuperati, che se non fossero stati usati, sarebbero finiti nella pattumiera. Parola chiave del progetto: sostenibilità.
La “sedia” nella vita, nella natura e con i personaggi dei cartoni animati: un impegno non indifferente da parte di tutti i ragazzi e le ragazze che hanno reso più armonioso il clima scolastico, che a fine anno vede tutti stanchi e angosciati.
Tecniche pittoriche diverse, l’uso di colori e l’unione con aforismi o frammenti di opere che trasmettono importanti significati. Poeti e letterari ripresi in base al periodo storico che si affronta durante l’anno: è stata questa una delle difficoltà principali nelle realizzazioni. Alcune sedie, che apparentemente possono sembrare banali e insignificanti, nascondono messaggi profondi e invitano alla riflessione. Ne sono un esempio “la potenza di una sedia vuota” o il pannello intitolato “eternamente seduti”. Inoltre, per il 150° dell’Unità d’Italia, alcuni ragazzi del quinto hanno rappresentato con una“Ola” alcuni versi “trascinanti” di Manzoni e ne hanno fatto un capolavoro. Pannelli, quadri, fotografie: tutto è stato un successo realizzato nonostante alcuni ostacoli.
Complimenti ragazzi!