Si è alzato il sipario sulla mostra “Una storia nell’arte. I Marchini, tra impegno e passione“, che ha portato al Ciac una selezione di opere del fondo della famiglia Marchini, tramandato da Alvaro alla figlia Simona. L’esposizione è stata possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e l’Accademia di San Luca. All’inaugurazione erano presenti il presidente della Fondazione Carifol, Umberto Nazzareno Tonti, il vicesindaco Riccardo Meloni, il direttore artistico del Ciac, Italo Tomassoni, Simona Marchini e alcuni degli artisti che hanno esposto.
Da Tonti i ringraziamenti a chi ha reso possibile l’esposizione. “Questa mostra di altissimo livello – ha detto il vicesindaco Meloni – permette alla città di crescere e di andare oltre i confini nazionali“. “L’unione e l’attaccamento all’Umbria mi ha accompagnato dalla nascita – ha detto Simona Marchini – e siamo cresciute, io e mia sorella, nel sentimento del bello e dell’arte. E‘ questo quello che va sviluppato, anche per i giovani d’oggi. E’ importante aiutare i ragazzi a conoscere la vibrazione dell’arte, qualcosa prodotto dall’immateriale. E’ qualcosa che non compri al mercato o su Amazon. Qualcosa che attiene ad un livello umano ed evolutivo. D’altronde questo è quello che resta dell’umanità. Questa è la traccia“.
La Marchini ha sottolineato la necessità di una formazione sentimentale ed emotiva. “Io ho avuto molti amici che mi hanno incoraggiato. Ero un’anomalia e ora mi sono conquistata una certa stima. Senza valori immateriali non c’è futuro. I ragazzi, massacrati dalla tecnologia, facciamo esperienza delle emozioni e della creatività“.
Da Tomassoni la spiegazione della mostra e l’attenzione alle tante opere esposte: “La mostra è una ricapitolazione dell’arte contemporanea”.
La mostra rimarrà visibile al Centro italiano di arte contemporanea dal 21 maggio al 21 agosto 2022.