Che il vino sia una vera passione, più che una moda passeggera, lo dimostra la sempre costante crescita dei sommelier nel panorama enologico; in modo particolare in una città come Gubbio, che non produce vino ma che ha veramente tanti appassionati. Anche quest’anno, infatti, la delegazione eugubina ha diplomato ben 35 nuovi sommelier AIS.
Martedì scorso (14 giugno), al ristorante Catignano, si sono svolti gli esami della delegazione di Gubbio, guidata dal Sommelier Christian Belardi, il vice Giuseppe Agostinelli, e da Giulio Donati responsabile servizi, e della delegazione di Città di Castello, guidata dalla Sommelier Tiziana Croci e la vice delegata Lorella Forti.
I nuovi sommelier che sono risultati idonei, sono in totale 35 provenienti da Gubbio, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Scheggia, ed una ragazza proveniente dalla delegazione di Siena. Città di Castello ne ha invece ufficializzati 15. Numeri importanti per l’alta Umbria.
Anche se Gubbio non è, ad oggi, terra di vini, gli appassionati crescono in modo costante grazie ad una curiosità che porta a voler conoscere le aree di provenienza, DOC e DOCG, vitigni e produttori. Tutto quello che c’è dentro ad una bottiglia e dietro ad un’etichetta è magistralmente raccontato dai relatori AIS, che sanno far conoscere il vino soprattutto sotto il punto di vista organolettico. Soprattutto il saper degustare un vino, attraverso le sue caratteristiche oggettive e attraverso i sensi, è la peculiarità dei Sommelier, che attraverso le lezioni dei corsi, imparano a riconoscerne caratteristiche, difetti, pregi, a legarlo alla terra di provenienza e al lavoro dei produttori.
Grande soddisfazione, quindi, per le due delegazioni, e per l’AIS Umbria, guidata da Sandro Camilli.
Ed ora tutti i nuovi Sommelier aspettano di ricevere l’attestato ed il Taste Vin, strumento che da sempre rappresenta l’associazione nazionale, e primo strumento in mano al coppiere per valutare la qualità del vino.