Pietro Manna
Si è concluso l’Agosto Montefalchese che al di là della sfida tra i quartieri che ha decretato vincitori e vinti, ha segnato l’importante successo di Montefalco, indiscussa protagonista dell’Agosto della Valle Spoletana. Migliaia di persone hanno infatti affollato lo stupendo borgo medioevale dai primi del mese fino a ieri sera e tutti gli eventi e le manifestazioni del programma hanno fatto registrare il tutto esaurito: taverne piene, file tutte le sere in tutti i bar e le attività commerciali e fiumi di gente nelle strade e nei vicoli.
Lo ha sottolineato il Sindaco Donatella Tesei, vestita con un abito medioevale da favola realizzato con preziosi tessuti montefalchesi, entusiasta e raggiante, che ha affermato “…. Abbiamo fatto i numeri e la macchina organizzativa ha retto alla grande la forza d’urto di questo successo più grande del previsto”.
La cronaca della serata parte con il corteo storico che porta tutti i figuranti nella Piazza de li Giochi, che per il secondo anno consecutivo mirabilmente allestita nel parcheggio di Piazza Della Vittoria, la sede più bella e consona a questa manifestazione. Subito il pensiero del numerosissimo pubblico va alla famiglia Proietti, sfortunata protagonista dell’incidente di alcune settimane fa con la bombola del gas con un applauso spontaneo, lungo e vigoroso.
Si inizia subito con la prima batteria che vede sfidarsi sui 195 metri del percorso il toro Icarus di San Fortunato contro il toro Fabius Ventesimo di San Agostino: prevale San Fortunato di un nonnulla, con arrivo al fotofinish ed un tempo record: 28,30 secondi contro i 28,40 di San Agostino. A seguire la seconda batteria, con il toro Stike di San Bartolomeo nettamente battuto dal toro Ferraù di San Francesco: 36,40 contro 59,08 i tempi dei due sfidanti.
A questo punto, approfittando della pausa concessa per far riposare i torelli, si accendono le luci sulla madrina della serata, la fortissima campionessa di scherma Elisa Di Francisca, fresca di un bronzo individuale e di un oro a squadre ai recenti mondiali di Budapest nella specialità fioretto. Lei, da consumata show-girl, risponde con piglio a tutte le domande e quando il Presidente dell’Ente, Avv. Decio Barili, la stuzzica proponendole il nome della tedesca Golubytskyi che l’ha battuta proprio a Budapest, la Di Francisca dichiara: “ …. è stata scorrettissima e quello di innervosirmi era l’unico modo che aveva per battermi, ci sono cascata e mi sta bene, ma non vedo l’ora di incontrarla di nuovo, così o la batto o je meno!” e ancora “Montefalco mi porta fortuna, lo scorso anno i successi olimpici, quest’anno quelli mondiali, e chi vi lascia più?” manco a dirlo ovazione del pubblico e poi tutti in piedi a cantare l’Inno di Mameli.
Riprende la gara con la seconda tornata di sfide: il toro autore del miglior tempo si confronta con quello che ha ottenuto il terzo miglior piazzamento e poi il secondo sfida il quarto: San Fortunato ha la meglio su San Francesco e San Agostino su San Bartolomeo. La classifica a questo punto dice che San Fortunato è in finale con due vittorie: se la vedrà con San Agostino che ha si un solo punto, come San Francesco ma che vanta un tempo sul giro migliore.
Altra pausa, altro protagonista della serata al microfono. E’ la volta di Elvio Marchionni, artista pittore e ritrattista degli ultimi due Papi in Vaticano: è stato lui, umbro di Spello, a dipingere il Palio 2013 e la piazza gli tributa il giusto onore. Poi, dopo la lettura dei pesi dei tori, si va alla finalina per il terzo e quarto posto, vinta da San Francesco su san Bartolomeo, che ha un toro che proprio non vuole correre. Si arriva quindi al gran finale e dopo una serie di false partenze vince Fabius Ventesimo, toro di San Agostino con un tempo di 30,79 contro i 31,25 del toro di San Fortunato.
Tutto finito? Per niente affatto. Infatti la corsa dei tori non è che una delle cinque gare che assegnano punteggio per l’assegnazione del Falco d’Oro, che designerà il rione vincitore per l’edizione numero 41 di questa singolare sfida. Tre gare sono a punteggio palese (corsa dei tori, staffetta e balestra) e due a punteggio segreto (sbandieratori e tamburini).
San Fortunato parte favorito, perche i punteggi palesi lo vedono in testa, ma San Agostino recupera alla grande e si aggiudica le due gare a punteggio segreto raggiungendo con 17 punti San Fortunato e decretando un ex-equo che vedrà il Falco d’Oro assegnato per 6 mesi a ciascuno dei due rioni.
Tocca a san Fortunato però uscire dal Palazzo del Comune sollevando il Falco d’Oro perché il regolamento prevede un sorteggio per decidere chi dei due rioni lo avrà per i primi sei mesi e chi per gli altri: stavolta veramente è tutto finito e le due tifoserie, non senza qualche sfottò, prendono le strade delle rispettive taverne dove festeggiare fino alle prime luci dell’alba.