Una 35enne straniera, residente in provincia di Arezzo, ma titolare di un’attività commerciale a San Giustino, è stata arrestata nel pomeriggio di sabato 9 agosto dai Carabinieri della Stazione locale.
I militari, che stavano effettuando un normale controllo all’esercizio pubblico, hanno identificato le persone che si trovavano all’interno dell’esercizio: tra questi vi era anche il fratello della proprietaria, un 40enne che aveva una pendenza di natura amministrativa, relativa al suo permesso di soggiorno. Per questo motivo i Carabinieri lo hanno invitato a seguirlo in caserma per notificargli l’atto. La commerciante, pensando ad un probabile arresto del fratello da parte dei militari, si sarebbe scagliata contro quest’ultimi a suon di urla, facilitando anche la fuga dell’uomo.
La 35enne, alquanto agitata, è stata poi bloccata ed arrestata con l’accusa di resistenza e violenza a Pubblici Ufficiali. La donna è stata condotta prima in caserma e successivamente presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
I successivi accertamenti sul conto dell’uomo fuggito, incensurato, hanno confermato che l’unica pendenza a suo carico era la notifica dell’atto amministrativo, che avrebbe comportato solo pochi minuti di permanenza negli uffici dell’Arma. Questa mattina la commerciante è stata tradotta presso il Tribunale di Perugia. Al termine del processo il Giudice ha convalidato l’arresto condannandola a sei mesi di reclusione, con pena sospesa.