A seguito di specifiche indagini nei confronti di un sub-agente di una nota compagnia assicurativa di rilievo nazionale operante in Valnerina e Spoleto, i finanzieri della città del Festival hanno operato un sequestro preventivo di beni personali dello stesso per 800 mila euro. L'indagine era partita qualche mese fa (clicca qui) dopo che la Compagnia assicurativa aveva messo sotto la lente di ingrandimento le attività del promotore. Il professionista, carpendo la buona fede dei clienti ed approfittando del rapporto di fiducia instaurato con gli stessi, ha messo in atto una truffa, quantificata in oltre 1 milione di euro, attraverso la stipula di falsi contratti aventi per oggetto prodotti assicurativi inesistenti e/o riconducibili ad altre società assicurative, proponendo inoltre la rinegoziazione di contratti reali già stipulati con la propria compagnia assicuratrice, ma senza procedere alla modifica delle condizioni e/o dei prodotti assicurativi oggetto dei contratti preesistenti.
Riguardo alle modalità con cui la truffa è stata messa in atto, il sub-agente consegnava agli ignari clienti le scritture private preliminari attraverso le quali certificava la consegna dei soldi nonché falsi documenti contrattuali (contratti di stipula dell’assicurazione e/o dell’investimento, contratti di rinegoziazione, ma anche riepiloghi “contabili”), messi su carta riproducente i modelli ufficiali della compagnia assicurativa contraffacendo, tra l’altro, i marchi della stessa.
In particolare, le fiamme gialle di Spoleto, agli ordini del maggiore Luca Formica, in seguito all’analisi della copiosa documentazione acquisita nel corso delle perquisizioni eseguite anche successivamente alle denunce presentate dai clienti dell’assicuratore, e dopo aver raccolto le deposizioni di svariati clienti truffati, hanno potuto ricostruire il modus operandi dell’agente assicurativo quantificando l’attività fuori legge in circa 1milione e 300mila euro. Così, al fine di evitare la dispersione e/o la sottrazione di beni da mettere a garanzia del credito è stata richiesta all’autorità giudiziaria l’emissione di una apposita misura cautelare allo scopo di bloccare i conti correnti dell’agente, nonché per sequestrare le altre disponibilità mobiliari di proprietà dello stesso.
I finanzieri di Spoleto hanno notificato un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale cittadino, finalizzato a bloccare le somme depositate sui conti correnti bancari e/o depositi di cui il soggetto ha la disponibilità, nonché di autovetture in suo possesso, per un importo di circa 800 mila euro. Si è proceduto nell'ordine a bloccare: un conto corrente, un conto deposito al risparmio, una autovettura e due motociclette, beni questi tutti intestati all’assicuratore o ancora nella sua disponibilità e un titolo di credito emesso a suo favore e relativo alla cessione di un ulteriore autoveicolo intestato al professionista.
Beni questi, specialmente quelli 'liquidi', che fanno sperare i clienti truffati e la stessa Assicurazione. La Procura di Spoleto procede per le ipotesi di reato di truffa, appropriazione indebita, violazioni al Testo Unico Bancario, falso e contraffazione. Le attività investigative sono ancora in corso al fine di delineare un quadro probatorio definito sull’attività illecita messa in atto dall’assicuratore e per dettagliare compiutamente gli illeciti tributari emersi.