C’è posto anche per Perugia nella classifica stilatasi per l’anno appena conclusosi tra le città italiane per l’utilizzo di affitti a canone concordato. A prendere la medagli d’oro è però Bologna. Lo studio è stato effettuato dal Rapporto sulle locazioni 2014 stilato da Solo Affitti: in base alla classifica, nel capoluogo emiliano romagnolo otto nuovi contratti su 10, pari all’83%, vengono stipulati con questa tipologia contrattuale che può essere applicata con agevolazioni nei comuni delle 11 aree metropolitane, nei comuni capoluogo di provincia e nei comuni ad alta densità abitativa.
A livello nazionale, viene osservato, il ricorso al canone concordato ha raggiunto una percentuale del 37,1%, in crescita rispetto al 24,4% del 2013. Dietro Bologna si segnalano Genova e Trieste (con il 70%), Roma (69%), Venezia (64%), Firenze (61%) e Torino (60%).
Bari, come emerge dal rapporto, è la prima città del Sud nella quale si rileva una buona propensione al canone concordato, utilizzato in quasi metà dei nuovi contratti di locazione (45%), con valori raddoppiati rispetto al 2013 (20%). A seguire la città pugliese, Ancona (35%), Campobasso (25%), Catanzaro (25%), Potenza (25%), Perugia (23%), Aosta (20%), Cagliari (20%), Palermo (10%) e Napoli (2%).
Complice il mancato rinnovo degli accordi territoriali tra comuni e associazioni di inquilini e proprietari – viene sottolineato ancora – a Milano e Napoli il canone concordato non viene praticamente mai utilizzato.
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