Sono trascorsi due anni dalla presentazione del Piano Industriale di AFAS e la salute economica dell’azienda è decisamente florida. A presentare il consueto bilancio, questa mattina, c’erano i vertici Afas, che hanno tenuto una conferenza stampa presso la sala della Vaccara di palazzo dei Priori. Sono stati dunque illustrati i risultati economici ed il bilancio sociale dell’anno 2016, oltre alle iniziative d’interesse sanitario e sociale, alcune delle quali già avviate, per le quali è stata programmata l’attivazione nei prossimi mesi.
I risultati, sul fronte economico, patrimoniale e finanziario fanno registrare una progressione positiva estremamente importante e significativa, a conferma che il percorso delineato dagli organi dirigenti di Afas sta dando ottimi frutti.
Un plauso ad Afas, in rappresentanza dell’intera Amministrazione comunale, è stato rivolto dal vice sindaco Urbano Barelli, secondo cui l’azienda rappresenta una realtà positiva di grande pregio, nonché un grande esempio di buon andamento e di gestione oculata da guardare con ammirazione. Afas, peraltro, per il ruolo che svolge è lo specchio di quel senso di comunità che è nelle corde dell’azienda e che l’Amministrazione vuole favorire in ogni modo possibile. “Come Amministrazione siamo orgogliosi e soddisfatti di quanto Afas ha saputo fare: questo è un modello di capacità che apprezziamo anche per il modo in cui riesce ad interagire con la cittadinanza”.
La riduzione della spesa farmaceutica – “Afas, nonostante i diversi provvedimenti legislativi sia a livello nazionale che regionale, – ha detto il presidente Puletti – tendenti alla riduzione della spesa farmaceutica e malgrado il perdurare di una situazione di affanno dell’economia, ha realizzato un utile complessivo di Euro 520.642,41, al netto sia del canone corrisposto al Comune di Perugia per l’affitto del ramo di azienda (pari a 750.000,00 euro oltre Iva) e sia delle imposte (pari ad euro 182.521,00). Rielaborando il risultato in termini industriali, al lordo degli sconti, dei servizi e delle prestazioni gratuite erogate ai cittadini, ammontanti complessivamente ad 533.000 euro (contro i 430.000 euro del 2015), e del canone di affitto di azienda corrisposto al Comune di Perugia, AFAS ha conseguito nell’esercizio 2016 un risultato pre imposte di Euro 1.986.028,00, il risultato netto conseguito da AFAS nel 2016 quindi è quasi raddoppiato rispetto a quello del 2015, più che triplicato rispetto al 2014 e più che quadruplicato rispetto al 2013”.
Il Piano Industriale – “Sin dal nostro insediamento – dice Puletti – abbiamo fortemente voluto, d’intesa con la direzione aziendale, la predisposizione di un Piano Industriale che individuasse gli obiettivi strategici che l’Azienda avrebbe potuto e dovuto conseguire, definendo e condividendo con l’intero “capitale umano” di AFAS i percorsi tattici da intraprendere. Nel giugno del 2015, dopo un lungo percorso di analisi, approfondimenti e confronti interni, si è dotata di un Piano Industriale che è divenuto un vero e proprio “manuale di navigazione” ponendosi, come primo obiettivo, il perseguimento di un metodo di lavoro organizzato che potesse coinvolgere tutte le risorse impegnate in azienda. Affinché tutte avessero potuto esprimere al meglio il proprio valore”.
Afas è stata in grado, in questi due anni, di poter effettuare tutta una serie di interventi di rinnovamento grazie agli importati risultati economici conseguiti. Per il C.d.A. effettuare investimenti non è solo necessario ma diviene indispensabili e di fondamentale importanza sotto diversi di vista: per poter rendere le farmacie pronte ad effettuare quei servizi sanitari previsti dalla Legge 69/2009 – D.Lgs 153/2209; per consentire a coloro che vi operano di poter mettere a frutto la propria professionalità nell’interesse degli utenti ma anche per soddisfare esigenze di dignità ed affermazione professionale; per permettere alle farmacie comunali di divenire sempre più accoglienti e quindi sempre più votate, non solo alla distribuzione di farmaci ma anche alla erogazione di servizi; per consentire alle farmacie del Comune di Perugia di rafforzare il proprio valore ed il proprio patrimonio ancor prima che in termini economici e reddituali, dal punto di vista squisitamente sociale.
Le farmacie sono presidi del servizio sanitario nazionale e lo rappresentano nei quartieri, fra la gente, nella comunità. È quindi necessario che ci si organizzi adeguatamente anche dal punto di vista logistico per poter adempiere, nel miglior modo possibile, a tale funzione nel primario interesse dei cittadini. Parola poi al Vice Presidente Federico Ricci secondo cui “la forte crescita della redditività dell’azienda non dipende solo dall’ottimo lavoro di efficientamento che abbiamo realizzato, ma soprattutto dalla crescita della quota di mercato registrata, testimonianza di una accresciuta fiducia dei cittadini nei nostri confronti e della riconoscibilità dei nostri punti vendita. Stiamo lavorando moltissimo nel completare il rinnovamento della rete, creando un unico family feeling tra le Farmacie, segno tangibile di quello Stile AFAS che abbiamo impresso all’azienda. Negli ultimi due anni di attuazione del piano – ha garantito Ricci – industriale continueremo a lavorare affinché i cittadino desiderino avvalersi sempre più dei nostri servizi ed in modo completo, anche in settori innovativi: questo porterà non solo un ulteriore incremento dei volumi dei ricavi ma anche della fidelizzazione della clientela, così che il valore sociale ed economico dell’azienda cresca come previsto nel percorso strategico definito nel giugno 2015”.
Tra i principali artefici della crescita di Afas c’è il il Direttore Generale Raimondo Cerquiglini. “Abbiamo lavorato affinché AFAS diventasse sempre di più un punto di riferimento per tutti i cittadini – ha ammesso – ed i risultati li vediamo tutti i giorni con un aumento in percentuale del risultato operativo lordo e dell’utile complessivo a due ed anche a tre cifre. Vale per altro la pena segnalare che AFAS è un’Azienda Speciale e che il 70% degli utili che consegue vengono versati nelle casse del Comune a disposizione dell’Amministrazione Comunale e quindi dei cittadini. Con orgoglio – ha precisato – presentiamo alla Città di Perugia un Bilancio Sociale di tutto riguardo: significa che AFAS sa prendersi cura dei bisogni dei cittadini fin da quando scelgono di entrare in una farmacia comunale mettendo loro a disposizione un vasto paniere di prodotti a prezzo agevolato e servizi gratuiti”.
Tanti altri servizi verranno attivati – ha confermato la Consigliera Annalisa Mierla – “infatti dopo il grande successo riscosso dall’attivazione, in alcune farmacie AFAS, dei Baby Pit Stop voluti al fine di creare una cultura sull’importanza dell’allattamento materno, quest’anno amplieremo l’offerta creando ulteriori spazi dedicati all’assistenza sanitaria dei cittadini, mettendo in atto ciò che la Legge e la nostra Regione hanno sancito e deliberato: la Farmacia dei Servizi! Dunque le nostre farmacie diventeranno sempre più quanto definito dalla legge n. 833/78: efficaci ed efficienti presidi del SSN! Vogliamo realizzare quella rete sinergica, indispensabile per il ben-essere dei cittadini, che collega l’alta specializzazione sanitaria con il territorio, vedendo così coinvolti in prima linea i medici di medicina generale, le professioni sanitarie e le farmacie, che saranno dei poli dove poter applicare holter pressori e cardiologici o effettuare elettrocardiogrammi ed esami di laboratorio attraverso l’auto-prelievo di sangue capillare, solo per citarne alcuni. La Farmacia dei Servizi è infatti un contenitore senza fondo, dove si potranno aggiungere altre analisi e strumentazioni a mano a mano che questa cultura prenderà corpo nel tessuto sociale”.
Mierla sottolinea anche che “non mancheranno neanche i servizi infermieristici e fisioterapici, su richiesta medica come stabilito dalla normativa facendo così dei nostri spazi posti all’interno delle farmacie e costruiti a norma di legge, dei veri e propri “punti di salute” per facilitare l’accesso alle cure dei cittadini”.
“Il tema per AFAS – conclude il Presidente Puletti – è principalmente il seguente: qual è il valore aggiunto sanitario che il farmacista può apportare a vantaggio della salute dei cittadini. Con riferimento a tale principio ed in virtù di tale ricerca, AFAS sta sempre più orientando la propria gestione ed il proprio percorso: per sostenere il ruolo della farmacia quale attore centrale del “sistema salute”; per rafforzare il rapporto delle farmacie con il sistema delle “cure primarie”; per sostenere la rilevanza nella pratica farmaceutica delle “competenze professionali” dei farmacisti; per garantire la “centralità del paziente” nel sistema della salute.
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