Nella nota stampa che segue, il resoconto sulla giornata odierna in cui l’Ente di gestione dello scalo aeroportuale regionale “San Francesco d’Assisi”, SASE SpA, rende noto l’andamento economico e i dati “essenziali” di bilancio relativi al 2018 e il rinnovo degli incarichi di un anno all’attuale CdA di SASE.
“L’Assemblea dei soci della SASE SpA, società di gestione dello scalo internazionale dell’Umbria “San Francesco di Assisi, riunitasi oggi ha approvato il bilancio di esercizio del 2018 che per il secondo anno consecutivo registra una chiusura in attivo. L’utile ottenuto nel 2017 e riconfermato nel 2018 ribadisce l’attenta ed oculata amministrazione dei conti e l’accurata gestione dell’attività dell’aeroporto dell’Umbria, che resta tra i pochi scali in Italia di pari dimensioni a mantenere il bilancio in utile.
I dati economici del 2018 evidenziano in particolare il mantenimento del valore della produzione complessiva nonostante il calo di traffico, circostanza quest’ultima dovuta esclusivamente alle decisioni unilaterali e alle strategie intraprese dalle compagnie, totalmente indipendenti dai rapporti intrattenuti con l’aeroporto umbro e tantomeno dalla qualità dei servizi aeroportuali forniti. Da sottolineare il “mol” (margine operativo lordo) ottenuto, pari a 365.927 € che ha consentito anche quest’anno di chiudere il bilancio in positivo, con un attivo di 13.072 €.
L’Assemblea dei soci, che quest’anno coincideva con la scadenza naturale del consiglio di amministrazione, ha ritenuto di rinnovare l’incarico a tutti i membri del c.d.a. per un altro anno, prolungamento ritenuto utile a garantire la continuità di governance su alcuni dossier importanti.
Il Consiglio di amministrazione dunque resterà in carica sino all’approvazione del bilancio 2019.”
Aeroporto Umbria, approvato il bilancio | 200mila euro di utile nel 2017 | Nessuna “nuova” su vicenda FlyVolare
Come sempre le comunicazioni di SASE contengono tra le righe una doppia ed anche a una tripla lettura, poichè i fatti, come spesso anche le intepretazioni degli stessi, hanno molti linguaggi a cui rendere conto.
Se si affronta il tema solo dal punto di vista contabile, proporre all’informazione pubblica due cifre secche (rarefatte) come il Mol e l’Attivo di bilancio, non vuol dire molto. Anzi, a voler fare i pignoli, a casa d’altri il fatto che l’utile del 2017 sia stato di più di 200mila euro, mentre nel 2018 si ferma a 13mila (poco meno di uno stipendio di un dipendente), fa alzare l’asticella dell’attenzione.
Scatta l’allarme operativo perchè l’Ente, approvando un simile bilancio, firma anche la sostanziale immobilità operativa sia per l’anno appena passato ma sopratutto per il futuro, poichè con i 13 mila non si fanno investimenti di certo. A meno di ricorrere al credito, soluzione scongiurabile per quanto possibile visti i tempi andati dei grandi passivi.
Al tempo stesso si può anche dire, con una buona dose di cinismo economico, che si è stati bravi a mantenere la barra dritta, anche se una vecchia regola dell’intrapresa rammenta che non si deve mai dare luogo al “cambio di soldi”: incasso 100 e pago 100. Un perdita sicura!
Sulle motivazioni che hanno portato a questo sostanziale standby dello scalo umbro, per chi è informato ed ha seguito le vicende del San Francesco d’Assisi di questi ultimi anni, fa riflettere (ma anche un pò sorridere), la giustificazione adottata nella nota sopra riportata da SASE, “…calo di traffico, circostanza quest’ultima dovuta esclusivamente alle decisioni unilaterali e alle strategie intraprese dalle compagnie, totalmente indipendenti dai rapporti intrattenuti con l’aeroporto umbro e tantomeno dalla qualità dei servizi aeroportuali forniti.”
Sfugge ai più perchè andarsi ad impelagare con compagnie farlocche che al dunque, scappano sempre dalle loro responsabilità annullando i patti stabiliti. Patti che si fanno in due fino a prova contraria. Disattenzione? Affollamento di impegni? Passava un nugolo di storni sopra l’aeroporto?
Insomma, se si è stati bravi perchè fornire al lettore una “Excusatio non petita…” ?
Dove poi la comprensione tecnica si ferma, lasciando spazio all’imponderabile animico, è il perchè ci sia la necessità di rinnovare per un solo anno gli incarichi del CdA di SASE. Nella nota stampa si accenna ad un “prolungamento ritenuto utile a garantire la continuità di governance su alcuni dossier importanti.”
I più cattivi potrebbero dire che se hai un utile ridotto all’osso, senza margini di manovra sul futuro, forse i dossier andrebbero stoppati e rivisti dal principio. Magari con un CdA diverso e motivato.
Ma poichè la cattiveria è una pessima consigliera, ci affidiamo al buon senso di un prossimo comunicato stampa in cui magari ci si racconti come vanno le cose sui famosi 250mila euro, finiti in contenzioso, con Fly Volare e come sono stati caricati a bilancio. Magari se gli stessi sono stati svalutati come credito (viste le carte bollate e la difficoltà di trovare qualcuno a Malta che non abbia problemi a gestire la cosa) o se sono addirittura diventati “inesigibili” e quindi una vera e propria passività.
Insomma sarebbe bello avere da parte di SASE una nota stampa che, anche rischiando un pò di linguaggio tecnico, consenta di entrare meglio nel dettaglio della gestione di questo nostro scalo umbro. In fin dei conti i cittadini umbri hanno investito un bel po’ di denaro sulla cosa e parlargli di Mol e Attivo è francamente un pò poco.