Marcucci raccoglie il testimone di Panato alla presidenza di Sase | L'aumento dei passeggeri ha creato 112 milioni di ricchezza e 1794 posti di lavoro in più
Nel segno della continuità la guida dell’aeroporto San Francesco dell’Umbria. Pur con importanti novità, a cominciare dalla presidenza di Sase, affidata ad Antonello Marcucci, già nel Cda uscente. Una staffetta in continuità, dunque, tra Marcucci e il generale Panato, che non aveva dato disponibilità a proseguire l’incarico in un’aeroporto che, sotto la sua gestione, è letteralmente decollato, divenendo primo nella crescita tra i piccoli scali italiani e terzo tra quelli europei.
Il nuovo Cda
Continuità nella guida, ma anche un Cda rinnovato per tre quinti. Ad affiancare il neo presidente Marcucci saranno Agnese Sorcini, Virgilio Puletti, Cinzia Tardioli e Giorgio Mencaroni (quest’ultimo, presidente della Camera di commercio, confermato). I nomi sono stati portati dall’amministratrice di Sviluppumbria (socio di maggioranza di Sase), Michela Sciurpa. E votati all’unanimità dai soci. Come il bilancio che si chiude nel 2022 con un attivo di 444mila euro.
Il mandato: priorità Francoforte
La governatrice umbra Donatella Tesei, nel ringraziare il generale Panato, tutto il Cda uscente e i tecnici dello scalo per gli straordinari risultati raggiunti, ha indicato la priorità per il nuovo board e per il direttore Solimeno: attivare il collegamento con l’hub internazionale Francoforte.
Prosegue intanto l’interlocuzione per il collegamento con Milano. Operazione molto costosa. La Regione Umbria, intanto, presenterà l’istanza per il riconoscimento della continuità territoriale, per ottenere dallo Stato la metà della copertura della spesa, comunque molto rilevante.
L’economia sviluppata dall’aeroporto
Nel bilancio c’è anche una sezione sulla generazione del valore economico prodotta dall’aeroporto San Francesco. Che nel 2022 ha raddoppiato i passeggeri, arrivando a 369mila tra arrivi e partenze. Il fatturato di circa 10 milioni di euro ha avuto ricadute dirette sul territorio (stipendi dei lavoratori e compensi ai fornitori) di 8,818 milioni. Ma si stima che l’incremento dei passeggeri nell’ultimo anno abbia creato 1794 posti di lavoro in più 112 milioni di euro di ricchezza per il territorio.
Numeri a cui si aggiungono quelli dei voli privati.
E l’obiettivo dei 500mila passeggeri l’anno, secondo il presidente uscente Panato, è alla portata dello scalo umbro.