Aeroporto, nuovo scontro su contributi mancanti di Assisi. Proietti: "Sase vuole i soldi ma non risponde" - Tuttoggi.info

Aeroporto, nuovo scontro su contributi mancanti di Assisi. Proietti: “Sase vuole i soldi ma non risponde”

Flavia Pagliochini

Aeroporto, nuovo scontro su contributi mancanti di Assisi. Proietti: “Sase vuole i soldi ma non risponde”

Ven, 11/11/2022 - 16:30

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Il capogruppo in Regione Pastorelli annuncia interrogazione, il sindaco risponde

All’aeroporto di Perugia mancano 250.000 euro ed è botta e risposta tra la Lega regionale e l’amministrazione comunale di Assisi sul futuro dello scalo umbro che – secondo il consigliere regionale Pastorelli – sarebbe a rischio per quanto riguarda il piano industriale qualora il Comune non versi il contributo.

La vicenda è già nota e riguarda il tema dei contributi a Sase, che il Comune di Assisi dovrebbe versare ma non paga perché – parola del sindaco Proietti – è in attesa di capire quanto versare (la cifra di 250.000 euro arriva da una comunicazione ‘informale’ della Regione) e soprattutto per quali progetti.

Pastorelli: “Il sindaco di Assisi obbedisce a ordini di scuderia? Piano industriale dell’aeroporto a rischio”

A dar fuoco alle polveri è il consigliere regionale e capogruppo leghista Stefano Pastorelli. Secondo cui “il Comune di Assisi, primo ad usufruire dei vantaggi originati dall’Aeroporto internazionale San Francesco, non paga la propria quota di competenza annuale SASE: una situazione assurda, frutto di incapacità e menefreghismo della giunta guidata dal sindaco Stefania Proietti”. Pastorelli ha depositato un’interrogazione per “conoscere la situazione esatta di SASE qualora il Comune di Assisi non provveda a versare la quota di propria competenza per l’anno 2022”, oltre a voler comprendere “le conseguenze che dovrebbe affrontare il Comune di Assisi, in qualità di socio minore inadempiente e la possibilità di eventuale danno erariale nell’ipotesi in cui la Regione confermi la ricostituzione della quota societaria con l’eventuale dispersione della stessa”.

Ad oggi risulta una inadempienza da parte del Comune di Assisi in merito alla quota di 250.000 euro (pari al 4,83%) che lo stesso è tenuto a versare nel 2022, quale socio di minoranza, a seguito dell’approvazione del piano industriale“, dice Pastorelli, paventando una Proietti prona a “ordini di scuderia dei partiti di sinistra” che vorrebbero danneggiare “quanto di buono fatto dalla giunta Tesei“. Al netto delle dietrologie, per il capogruppo regionale “Sase  ha espresso più volte la preoccupazione di garantire la precisione economica 2022, al fine di assicurare la realizzazione del piano industriale 2023-2024 – La compatibilità finanziaria degli investimenti programmati, infatti, è subordinata al totale versamento del contributo, nei tempi e nelle quote previste dal piano industriale e la mancata erogazione del contributo da parte di alcuni soci, consegue il venire meno degli impegni assunti dal piano industriale, compromettendo gli investimenti già programmati e ivi pregiudicando alcune rotte, previamente concordate con le compagnie aeree, arrecando un grave disagio ai passeggeri, ed un notevole danno economico alla Regione”. “La Regione e la Camera di Commercio hanno già provveduto al versamento della quota di loro competenza ed è, inoltre, stato palesato l’impegno del Sindaco del Comune di Perugia (altro Ente ‘inadempiente’, ndr) a reperire la quota a proprio carico, entro la fine dell’anno in corso. All’appello manca soltanto il Comune di Assisi – conclude Pastorelli – di cui non solo non è stata rinvenuta traccia nel proprio bilancio della quota di 250.000 euro per l’anno di competenza 2023, ma al momento non state rese notizie da parte del sindaco Proietti, nonché Presidente della Provincia di Perugia, in merito alla somma di 250.000 euro dovuta per il 2022. Andremo in fondo a questa questione”.

Proietti: “Pronti a fare la nostra parte, ma ci si spieghi dove vanno quei soldi”

Ma il sindaco Stefania Proietti non ci sta e in una lunga nota ricorda che “L’amministrazione comunale di Assisi ha sempre creduto, e continua a farlo, nello sviluppo dell’aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’. Lo ha detto e ripetuto in tutte le occasioni, in tutte le assemblee della Sase (la società che gestisce lo scalo) a cui ha partecipato in qualità di socio. E lo ha anche dimostrato aumentando la propria quota di partecipazione al capitale sociale passando dal 2,21 al 4,83 nonché votando positivamente i bilanci e il piano di risanamento e sviluppo. Così come ad oggi l’amministrazione ha sempre versato la propria quota, la propria parte di risorse per ripianare le perdite e addirittura sottoscrivendo ulteriori azioni per un totale di quasi 77 mila euro“.

In più occasioni – aggiunge il sindaco – il Comune ha chiesto alla Sase di conoscere l’entità del contributo al piano industriale, i criteri in base ai quali viene stabilito l’ammontare, quindi il fondamento del titolo contributivo e la destinazione dello stesso. Ed ha ragionevolmente chiesto di non portare al voto del consiglio comunale un ‘contributo a scatola chiusa’ ma di poter dire come tale contributo potrà essere indirizzato, con particolare riferimento alle rotte di incoming turistico.In merito a questi punti la Sase non ha mai risposto mentre sulla stampa venivano sbandierate cifre e di recente è pervenuta una lettera informale della presidente della Regione Donatella Tesei con cui si sollecita il contributo di ‘circa 250 mila euro’. La Regione non figura tra i soci della Sase e quindi appare discutibile la legittimità della missiva, ma anche in questo scritto si parla genericamente del contributo, di una cifra approssimativa di denari pubblici che il Comune dovrebbe versare“.

La nota della giunta comunale conclude ricordando che “il Comune, una volta acquisiti tutti i dati, dovrà deliberare in sede di consiglio comunale perché, come è noto, si tratta di impiegare risorse pubbliche. Sia ben chiaro: il Comune di Assisi non ha alcuna intenzione di non adempiere al proprio dovere di socio, ma essendo denaro pubblico, dei cittadini, vuole essere completamente trasparente nell’erogazione. A oggi, nonostante i numerosi solleciti da parte del comune di Assisi, la Sase non ha mai risposto sulla quantificazione e sulla qualificazione del contributo. Infine – conclude la nota – appare paradossale quanto riporta la stampa relativamente a dichiarazioni del presidente della Sase Panato che dopo aver espresso apprezzamento per aver ricevuto 13,5 milioni da Sviluppumbria (Regione) e Camera di Commercio, pone in dubbio l’attuazione del piano industriale se non dovesse ricevere i 250 mila euro dal Comune di Assisi! L’amministrazione comunale di Assisi si aspetta una smentita sul punto dal presidente Panato, dovendo altrimenti spiegare cosa ci fa con i 13,5 milioni e come mai la quota di Assisi sarebbe oggi pregiudicante“.

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